Parte il nuovo presidio mobile della Polizia Locale nei rioni di Trieste: ascolto, sicurezza e presenza (VIDEO)

Parte il nuovo presidio mobile della Polizia Locale nei rioni di Trieste: ascolto, sicurezza e presenza (VIDEO)

È stato presentato ufficialmente il nuovo progetto sperimentale della Polizia Locale di Trieste, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e in particolare dall’assessore alla Sicurezza, Caterina de Gavardo. L’iniziativa nasce per rispondere a una precisa esigenza emersa in questi mesi: la richiesta da parte della cittadinanza di una maggiore presenza fisica della polizia nei quartieri, con pattuglie appiedate e vicine ai cittadini.

“Questo progetto nasce dall’ascolto diretto dei residenti,” ha spiegato l’assessore durante la diretta a Trieste Cafe. “Abbiamo capito quanto sia importante essere presenti anche nei rioni, non solo in centro. E così abbiamo deciso di portare il nostro front office direttamente nei luoghi più frequentati dai cittadini, con una postazione mobile della Polizia Locale.”

Il servizio sperimentale prenderà il via già sabato 18 maggio 2025, con presenze settimanali fisse nei principali rioni della città:

Ogni mercoledì:

  • dalle 09:30 alle 11:00 a Borgo San Sergio (piazza XXV Aprile)

  • dalle 11:30 alle 13:00 a Valmaura (piazzale Valmaura)

Ogni sabato:

  • dalle 09:30 alle 11:00 a San Giacomo (campo San Giacomo)

  • dalle 11:30 alle 13:00 a San Vito (piazzale Rosmini)

Un ufficio mobile nei rioni, per stare più vicini alle persone

La nuova postazione mobile rientra nelle funzioni del Nucleo Polizia di Prossimità (NPP), già attivo presso la Caserma San Sebastiano in via Revoltella. Il suo obiettivo è ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni, offrendo un servizio fisico di prossimità in punti strategici e affollati della città.

Durante l’orario di presenza, il presidio sarà a disposizione per:

  • ascoltare i problemi del territorio e contenere disagi;

  • acquisire segnalazioni e oggetti smarriti;

  • fornire moduli per documenti e accesso agli atti;

  • offrire informazioni sui servizi comunali e della Polizia Locale.

“Al termine del primo mese valuteremo i risultati e potremo eventualmente ampliare o modificare i quartieri coinvolti,” ha concluso de Gavardo.

Un’iniziativa concreta, che punta a rafforzare la sicurezza percepita e il rapporto di fiducia tra cittadini e Polizia Locale.