Conferenza sulla minoranza linguistica slovena: focus sul riconoscimento dei titoli di studio tra Italia e Slovenia
È il riconoscimento dei titoli di
studio e delle qualifiche professionali ottenuti in Slovenia il
focus della seconda giornata della Conferenza regionale sulla
tutela della minoranza linguistica slovena, aperta oggi nell'aula
del Consiglio regionale da Marko Pisani, consigliere regionale
della Slovenska Skupnost e nell'occasione presidente del convegno.
"Nella cabina di regia che aveva il compito di predisporre i temi
di questa quarta Conferenza - ha ricordato Pisani - il tema dei
titoli scolastici è emerso in modo naturale, anche sulla scorta
di sollecitazioni che arrivavano da istituti professionali e
direzioni didattiche. In molti - ha aggiunto il consigliere
regionale - hanno chiesto di affrontare il tema della scuola da
qui a vent'anni, tracciando linee guida per il futuro. E anche se
è audace pensare di poter impostare un discorso così ampio, noi
oggi diamo il via alla discussione mettendo a confronto realtà
che operano in Slovenia e in Italia, anche se la Regione Fvg non
ha una competenza diretta in materia scolastica".
L'assist di Pisani è stato prontamente raccolto da Pierpaolo
Roberti, assessore regionale con delega alle lingue minoritarie,
che pur ribadendo i limiti di azione della Regione ("Questa
materia non è di nostra stretta competenza") ha assicurato che il
Friuli Venezia Giulia intende "esercitare il suo peso politico e
far sentire la sua voce sul tema dell'equipollenza dei titoli di
studio, un argomento di rilevanza europea".
Roberti ha ripreso anche uno dei temi emersi nella prima giornata
della Conferenza, lo scorso venerdì 9 maggio, assicurando di aver
"già dato indicazione agli Uffici di inserire all'ordine del
giorno della prossima Commissione consultiva slovena il Piano
generale di politica linguistica, facendo seguito alle
sollecitazioni che sono giunte da qui".
La seconda giornata si è aperta alla presenza di numerosi
sindaci, amministratori e rappresentanti di associazioni ed enti.
Tra le personalità politiche e istituzionali, partecipano ai
lavori anche la senatrice Tatjana Rojc e il segretario di Stato
della Slovenia, Vesna Humar, alla quale Pisani ha dato la parola
per un indirizzo di saluto. "Se non saremo in grado di consentire
ai giovani di realizzare nella prassi la permeabilità dei confini
- ha osservato Humar - i valori su cui si fonda la mobilità
europea non potranno essere sviluppati. La scuola rappresenta il
futuro non solo della comunità linguistica slovena ma di tutta
l'area transfrontaliera".