inaugurato il punto di scambio di libri Bookcrossing a due passi da piazza Unità
Questa mattina (mercoledì 18 dicembre) nel palazzo dell'Anagrafe, nell’atrio di Palazzo Costanzi, alla presenza dell'assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia Maurizio De Blasio, della referente della Biblioteca civica A. Hortis, Gabriella Norio e della consigliera comunale Monica Canciani, è stato inaugurato il punto di scambio di libri Bookcrossing – Letture in Comune realizzato dal Servizio Scuola, Educazione e Biblioteche del Comune di Trieste.
“ Oggi inauguriamo un punto di scambio di libri o bookcrossing in inglese. E' un'iniziativa su cui abbiamo lavorato a seguito delle richieste arrivate dalla cittadinanza e grazie all'emendamento della consigliera Monica Canciani di qualche mese fa. Gli uffici hanno lavorato per costituire questo punto con le scaffalature di coloro rosso, che intende richiamare il nostro museo LETS, che sostiuisce il servizio delle biblioteche ma va ad arricchirlo”, ha esordito l'assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia Maurizio De Blasio.
“Abbiamo voluto fosse posizionato in un'area del palazzo comunale proprio per ribadire il collegamento del cosiddetto palazzo e la cittadinanza creando un'area dove, oltre alla richiesta di documenti, finanziamenti e di tutto quello che serve all'operatività e alle famiglie, ci sia anche la possibilità di prendere o depositare un libro, dopo che lo si è letto e dare la possibilità a qualcun altro di accedere a quella lettura – ha continuato Maurizio De Blasio -.Tutto questo rientra nell'attività di promozione della lettura e della conoscenza, il progresso passa attraverso quello individuale e questo è un modo per approfondire, studiare e scoprire quello che non si conosce ancora. L'invito è rivolto anche ai giovani. Nei prossimi mesi speriamo di vedere persone che si soffermano qui a prendere e depositare i libri”.
La referente della Biblioteca civica A. Hortis, Gabriella Norio ha spiegato il significato del termine bookcrossing, parola composta dalla parola libri e crossing, libri che si incrociano. “E' un modo per dare nuova vita ad un libro che probabilmente abbiamo sul nostro scaffale della libreria e che sta lì a prendere polvere. In senso lato il bookcrossing è anche un incrocio di vite di persone sconosciute che si incrociano virtualmente per aver letto lo stesso libro”.
“Il bookcrossing nasce nel 2001 negli Stati Uniti con la creazione di un sito web, ancora oggi esistente, che traccia il movimento dei libri, anche se già nell'antichità possiamo ritrovare le origini di questo servizio, con il filosofo Teofrasto che usava mettere dei messaggi in bottiglia lasciandoli nel mare con la speranza che qualcuno li ritrovasse – ha detto Gabriella Norio -. Tre sono i principi fondamentali del bookcrossing: amare la lettura, avere la disponibilità per condividere la cultura e lo spirito di iniziativa, quindi lasciare qui un libro non significa abbandonarlo ma consegnarlo nelle mani di un altra persona”.
“Al momento in questo spazio troviamo alcuni libri della storia di Trieste, libri di narrativa e qualche libro di letteratura per bambini. Per noi è importante che questa zona diventi oltre che un crocevia di libri, anche un incrocio di persone che si scambiano opinioni su quello che hanno letto, cosa che solitamente succede nelle biblioteche. Un libro non si abbandonano mai ma lo si accompagna nella vita e nelle mani di un'altra persona”, ha concluso Gabriella Norio.
La consigliera comunale Monica Canciani ha spiegato che il progetto è nato a seguito di un suo emendamento presentato nella variazione di bilancio di quest'anno ad agosto. “L'idea nasce dalla nicchia presente in piazzetta Santa Lucia dove le persone lasciano i loro libri e c'è un continuo scambio. Da qui l'idea di farne uno a livello comunale, per aver un luogo non solo protetto, ma anche gestito da personale qualificato. Ringrazio l'assessore alle Politiche finanziarie, Everest Bertoli e l'assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia, Maurizio De Blasio e gli uffici comunali che hanno reso possibile la realizzazione di questo punto di scambio di libri”, ha concluso Monica Canciani.
Gli scaffali rossi del bookcrossing ospiteranno libri di narrativa contemporanea e testi di letteratura e storia locale - una piccola biblioteca “su” e “per” la città di Trieste.
Come per ogni bookcrossing che si rispetti, saranno poi i lettori ad attingere agli scaffali o a collocarvi i libri cui desiderino dare una seconda vita dopo averli già letti, secondo lo spirito di partecipazione volontaria e circolarità che anima questa pratica di condivisione della lettura, che ambisce a rendere il mondo intero una biblioteca.
Perché ogni libro è un giramondo, lo si può prendere, leggere e poi eventualmente portarlo al punto Bookcrossing – Letture in Comune perché possa essere preso da un altro lettore ancora. Ogni libro affidato allo scaffale aperto del bookcrossing è anche un bene comune. Sarà compito di ciascuno averne cura.