Corso di formazione contro la violenza di genere: due giornate per prevenire e contrastare il fenomeno (VIDEO-SERVIZIO)
Ha preso il via oggi, lunedì 25 novembre, presso la sede dell’Università UNICUSANO di Trieste, il corso formativo “FormAZIONE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE: come riconoscere, prevenire e combattere la violenza sulle donne”, organizzato dalla Fondazione Burlo Garofolo in collaborazione con il Comune di Trieste e la FIALS – Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità. L’iniziativa, che si svolgerà oggi e domani, 26 novembre, mira a fornire ai dipendenti pubblici – sia del sistema sanitario che amministrativo – strumenti per riconoscere i segnali di violenza di genere e agire in modo tempestivo.
Il corso, gratuito e aperto al pubblico, si colloca all’interno delle iniziative legate alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e prevede l’assegnazione di crediti ECM per i partecipanti. Dopo i saluti istituzionali del Questore di Trieste, Pietro Ostuni, e degli ospiti Claudio Giacomelli, Maurizio De Blasio, Gianluca Migliozzi e Alberto Maiolo, sono iniziate le prime lezioni dedicate alle forme di violenza in rete e alla violenza psicologica, con un focus particolare sulla violenza economica. Tra i relatori figurano l’Ispettore Luca Penna, Maria Ferrara e David Daris.
Formazione per riconoscere e prevenire
Margherita Paglino, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste e consigliera della Fondazione Burlo, ha sottolineato l’importanza della prevenzione: “Riconoscere la violenza di genere è il primo passo per combatterla. Per questo motivo, noi operiamo soprattutto sulla prevenzione. Il corso organizzato dalla Fondazione Burlo Garofolo si basa proprio su questo principio, e ho accolto con grande entusiasmo l’iniziativa, rivolta a tutti quegli operatori che, in qualche modo, entrano in contatto con il fenomeno della violenza contro le donne. Durante il corso verranno forniti strumenti utili per riconoscere sia i tratti del maltrattante sia quelli di una possibile vittima di violenza.
Questo approccio consentirà, nel lavoro di rete territoriale, a un dipendente della pubblica amministrazione o a un medico impegnato in pronto soccorso, di identificare tempestivamente le situazioni a rischio, contribuendo così a prevenirle e a contrastare efficacemente la violenza di genere.”
Domani, il programma proseguirà con approfondimenti sulle forme di violenza psicologica e sulle nuove prospettive nella relazione e nella presa in carico delle vittime, a cura di Maria Ferrara e David Daris. A chiudere l’evento sarà l’intervento del Commissario Capo Anticrimine, la dott.ssa Stefania De Castro, che illustrerà la normativa vigente e le azioni educative e di supporto per le vittime.
Un primo passo verso una comunità educante
Il presidente della Fondazione Burlo, Gabriele Cont, ha rimarcato il valore del progetto: “È fondamentale costruire una comunità educante, una comunità che sappia tendere la mano e sostenere chi ne ha bisogno. Conoscere i fattori di rischio e sapere come agire è imprescindibile. Negli ambienti lavorativi, il messaggio centrale da trasmettere è che la priorità deve essere sempre la persona. Non siamo semplicemente uomini o donne: siamo persone, ognuna con una propria identità, individualità e ricchezza.
Per valorizzare questa prospettiva è essenziale investire nella formazione. Questo evento, realizzato in collaborazione con il Comune e con la FIALS, vede la partecipazione di professionisti del settore. Ritengo che rappresenti un primo, importante passo per affrontare e combattere un problema che quotidianamente dilania la nostra comunità.”
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