Trieste si illumina d’amore: “Scrivilo sul Wall” trasforma la città in un tempio di tenerezza e consapevolezza

Trieste si illumina d’amore: “Scrivilo sul Wall” trasforma la città in un tempio di tenerezza e consapevolezza

Domenica 30 novembre, alle 15.00, in via Navali 9, Trieste accoglierà una delle iniziative più simboliche e poetiche dell’anno: “Scrivilo sul Wall — Wall of Dolls”, un progetto che trasforma la riflessione sulla violenza in un’esperienza collettiva di amore, tenerezza e presenza autentica. Le immagini dedicate all’evento raccontano un linguaggio visivo potente: un volto delicato, attraversato da colori e simboli floreali, circondato da farfalle e bambole che diventano custodi silenziose di un messaggio universale. Un invito chiaro: abbattere la violenza con l’amore.

Un’opera costruita con le nostre parole
Il cuore dell’iniziativa è la partecipazione attiva. Ogni persona è chiamata a scrivere due frasi d’amore e rispetto: una rivolta a se stessi — le parole che si vorrebbero sentire — e una dedicata agli altri — ciò che si desidera donare. Un gesto semplice che diventa un atto educativo profondo, un mattone di un muro collettivo che non separa ma unisce.
Le frasi verranno raccolte e comporranno l’opera installata nel Wall of Dolls triestino, trasformando la piazza in uno spazio di cura e consapevolezza, dove l’amore diventa linguaggio comune.

Educare alla tenerezza per prevenire la violenza
Il progetto nasce da una visione precisa: la prevenzione comincia dall’amore, quell’amore che si esprime con rispetto, autentica presenza, capacità di ascolto e di cura. Wall of Dolls invita bambini e adulti a riscoprire il valore dei gesti affettuosi e delle parole che proteggono, ricordando che la violenza non si combatte solo con le leggi, ma soprattutto con l’educazione quotidiana.
L’amore verso se stessi diventa un primo scudo, mentre l’amore verso gli altri traccia il cammino per una comunità più consapevole. Ogni messaggio scritto dai partecipanti è un seme che germoglia: un esercizio di empatia, un ponte tra generazioni, un modo per restituire al concetto di affetto la dignità che merita.

Il valore sociale e formativo del progetto
“Scrivilo sul Wall” è un’installazione artistica partecipativa, un laboratorio collettivo che offre strumenti gentili per affrontare un tema complesso. Attraverso la creatività si impara che ogni parola può essere un dono, ogni gesto un passo verso una società più umana.
L’iniziativa restituisce centralità a un valore spesso dato per scontato: l’amore come prima forma di educazione civica. È progettualità condivisa, compagnia e non possesso, presenza e non controllo. Un messaggio urgente, soprattutto per le nuove generazioni, chiamate a crescere in un mondo che ha bisogno di nuove forme di cura.

La città si prepara a un pomeriggio di partecipazione e consapevolezza
Trieste accoglierà l’evento con la delicatezza e la forza che il tema richiede: un pomeriggio in cui arte, gioco e riflessione si intrecciano, in cui bambini, famiglie e cittadini potranno contribuire alla costruzione di un’opera simbolica che resterà come memoria tangibile dell’impegno della città.
Un muro che non divide, ma abbraccia; un’opera che nasce dalle parole di tutti, per ricordare che amare è il primo atto rivoluzionario contro ogni forma di violenza.