Sanremo 2025 senza filtri: cast spacca il pubblico, dibattito su Trieste Cafe..tra Fedez e Tony Effe! (VIDEO)
Il Festival di Sanremo 2025 si avvicina, e con la rivelazione della lista dei 30 cantanti in gara, l’attesa per l’evento musicale più seguito d’Italia è già alle stelle. Durante la diretta su Trieste Cafe, condotta da Luca Marsi, gli ospiti Nicola Santini, Elisa Colummi, Samantha Favretto e Stefano Rebek hanno analizzato con entusiasmo e spirito critico le scelte artistiche di Carlo Conti, lanciando uno sguardo verso ciò che ci aspetta.
Big in gara e nuove scoperte: equilibrio o troppi rischi?
Con un cast che spazia dai grandi nomi come Giorgia, Massimo Ranieri e i Modà, fino alle novità rappresentate da artisti come Tony F e Rosmy Lane, il Festival si propone come un mosaico di generi e stili. Elisa Colummi, performer e ospite della trasmissione, ha accolto positivamente questa varietà:
"Amo vedere nomi che non conosco: significa novità e freschezza. Ma sono entusiasta anche dei grandi ritorni, come Giorgia, che considero una delle voci migliori al mondo."
Tuttavia, non tutti gli ospiti sono apparsi altrettanto entusiasti. Samantha Favretto, influencer e presenza fissa su Trieste Cafe, ha ammesso qualche perplessità:
"Non seguo molto il rap e la trap, ma spero che i testi siano di ispirazione per i giovani, perché la musica ha un grande potere educativo."
Il più critico è stato Stefano Rebek, che non ha risparmiato commenti pungenti:
"Quando da 24 finalisti siamo passati a 30, ho capito che era arrivato l’abbonamento pro all’autotune. Alcuni senza, non riuscirebbero nemmeno a cantare."
Autotune sotto accusa: è ancora musica dal vivo?
Il dibattito sull’uso dell’autotune si è acceso particolarmente, con pareri che mettono in luce i limiti e i rischi di questa tecnologia. Elisa Colummi ha sottolineato l’importanza della tecnica vocale:
"Cantare è uno studio, non solo un dono. L’autotune nasconde le mancanze, ma a Sanremo dovremmo vedere solo talento puro."
Nicola Santini, direttore del settimanale VERO, ha invece puntato il dito contro la natura poco "canora" di alcuni partecipanti:
"Sanremo dovrebbe tornare a essere un festival della canzone italiana, non dello show ritoccato."
Nonostante le critiche, Stefano Rebek ha evidenziato un aspetto positivo:
"Sanremo oggi non può ignorare ciò che vende. Anche se alcuni nomi sembrano inadatti, portano numeri e attirano il pubblico giovane, ed è questo che conta per un evento di massa."
Favoriti e outsider: chi punta alla vittoria?
Tra i favoriti per la vittoria finale spiccano Giorgia, definita da Samantha Favretto come "una big a tutti gli effetti", e i Modà, il cui ritorno è stato accolto con affetto. Elisa Colummi ha spiegato:
"I Modà meritano questo palco per il loro riscatto personale e artistico. Sono un gruppo sincero, che ha sempre mantenuto un rapporto diretto col proprio pubblico."
Anche Irama, Elodie e i The Kolors sono considerati papabili vincitori, grazie al loro mix di carisma e appeal radiofonico. Per quanto riguarda l’Eurovision, più ospiti hanno indicato Elodie come la scelta ideale, grazie al suo talento e alla capacità di conquistare il pubblico internazionale.
Sul fronte opposto, Tony F è stato identificato come il possibile flop dell’edizione. Samantha Favretto non ha usato mezzi termini:
"Non mi piace il suo stile e non lo trovo adatto a Sanremo. È evidente che sia stato scelto per attirare il pubblico giovane, ma non credo che lascerà il segno."
Super ospiti e il rischio di serate interminabili
La presenza di super ospiti è un elemento irrinunciabile di Sanremo, ma l’aggiunta di ben 30 cantanti in gara potrebbe dilatare eccessivamente la durata delle serate. Nicola Santini ha evidenziato il valore strategico dell’allungamento:
"Allungare le serate è una tattica per attirare pubblico anche nelle fasce orarie più tardive. È un trucco che aumenta lo share e tiene alta l’attenzione mediatica."
Anche Elisa Colummi ha condiviso il suo pensiero:
"I super ospiti fanno parte delle cose che ti aspetti da Sanremo, ma vanno gestiti con intelligenza. Il rischio è penalizzare gli artisti che si esibiscono per ultimi."
La serata cover: nostalgia o opportunità?
Un’altra novità di quest’anno è l’eliminazione del peso delle cover del venerdì nella classifica finale. Elisa Colummi ha accolto favorevolmente questa decisione, aggiungendo un suggerimento per il futuro:
"Mi piacerebbe vedere una serata di vere cover, con gli artisti che interpretano canzoni altrui. Sarebbe bello scoprire lati nuovi del loro talento."
Sanremo: un ponte tra passato e futuro
Oltre che una gara musicale, Sanremo rimane un evento culturale di portata nazionale, capace di unire generazioni diverse. Samantha Favretto ha sottolineato:
"È bello vedere come il Festival riesca a creare un dialogo tra nonni, genitori e giovani. Sanremo è un momento di unione per l’Italia."
Nicola Santini ha concluso con una nota di fiducia verso Carlo Conti:
"Conti ha trovato un cast che bilancia novità e nostalgia. Sono sicuro che ci regalerà un’edizione memorabile, capace di parlare a tutte le generazioni."
Conclusione: Sanremo è sempre Sanremo
Con un cast che promette di sorprendere e dividere, l’edizione 2025 di Sanremo si prepara a essere un evento ricco di musica, spettacolo e polemiche. Carlo Conti ha la difficile missione di mantenere alto l’interesse per un Festival che rappresenta il cuore della cultura pop italiana.
Perché, in fondo, Sanremo è sempre Sanremo.
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