Aggiudicato il premio per l'etichetta del Morus Morar a un giovane sanvitese: si chiude così il Morar Festival

Aggiudicato il premio per l'etichetta del Morus Morar a un giovane sanvitese: si chiude così il Morar Festival

Eleganza e sintesi, chiarezza nell’espressione del legame con il territorio, un simbolismo essenziale e, insieme, significativo dei concetti di protezione, amore, inclusività, rapporto con il paesaggio e la propria natura, radici, tradizioni: questi – pur molto semplificati – i motivi che hanno portato l’immagine proposta da Leonardo Mancini (giovane studente dell’Accademia di Udine) ad aggiudicarsi il premio per l’etichetta del vino solidale Morus Morâr, che è già stata apposta sulle bottiglie del vino, in edizione limitata, appena prodotto proprio a Moraro. Si tratta di un vino solidale, in quanto nella filiera sono coinvolte persone svantaggiate; Morus Morâr si è, infatti, anche aggiudicato il secondo premio “Tassello d’oro” al concorso “Sorsi solidali” concluso da poco e organizzato dal Consorzio “Il Mosaico” di Gorizia, che seleziona i migliori vini a livello internazionale che – per la loro produzione – si avvalgono di persone con disabilità o fragilità. 
Si conclude con questo atto simbolico la storia del primo Morâr Festival con grande soddisfazione e la promessa di tornare nel 2025 a proporre nuovi progetti alla comunità morarese. 
 
Il Festival, con tutte le sue attività e il concorso sono realizzati nell’ambito del progetto “Moraro: storia di una comunità culturale e inclusiva”, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia tramite l’avviso Creatività. Le anime del progetto dedicato al piccolo borgo friulano e al suo vino sono l’Associazione BlueBird di Gorizia, la Cooperativa Sociale Contea, lo stesso Comune di Moraro e l’agenzia di comunicazione BrainBank.
 
Nel corso della serata è stato anche presentato il calendario del paese, che da trent’anni viene consegnato durante le feste natalizie a tutta la comunità. Si tratta di un calendario – preparato da Luciano Famea dell'Associazione culturale Jessi Pais – che raccoglie ricette, detti tradizionali, fotografie storiche e presenti, suggestioni e perfino le date dei compleanni dei cittadini raccolte dalla vita del paese: tutto rigorosamente in friulano! 
 
Il calendario – che quest’anno è stato dedicato all’Associazione Donatori Volontari di Sangue – ha tra le sue pagine anche un racconto del Morar Festival, delle sue attività del suo senso; e contiene anche il testo della canzone che i ragazzi del paese hanno creato la scorsa estate durante il laboratorio di songwriting di Marco Anzovino: un bel “regalo” per l’Associazione Bluebird e un segnale di reciproca stima che restituisce l’importanza di generare valore per il tramite della cultura, dell’aggregazione