Che meraviglia la Cracking Art!, SPETTACOLARE TRIESTE COLORATA! (FOTO)
Che meraviglia la Cracking Art! Grazie a lei la gioia e l’amore si sono installati tra le vie e i palazzi della nostra città e ci terranno compagnia fino ad ottobre.
Perché diciamolo, chi non si è fatto un selfie con un lupo fucsia? Chi non ha sorriso in questi giorni guardando un bambino scivolare giù da una rondine?
Ma c’è di più in questo movimento artistico che rompe gli schemi attraverso grandi animali decisamente fuori scala in plastica colorata riciclata di tutte le tinte.
Come recita il loro sito «rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita, farne delle opere d’arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo esprimendo una particolare sensibilità nei confronti della natura».
E mentre sollecita una riflessione collettiva sui temi dell’effetto dell’uomo sull’ambiente naturale tramite azioni performative coinvolgenti, il collettivo artistico ha deciso di contribuire alla salvaguardia di un pezzetto della nostra storia cittadina.
All’entrata del Salone degli incanti, per l’occasione “invaso” da oltre un centinaio di chiocciole, troneggia un bel pinguino rosa: sono infatti in vendita presso il bookshop del Salone degli incanti rane e rondini rigorosamente realizzate in materiale plastico rigenerato, il cui ricavato sarà impiegato per costruire una scultura in bronzo del nostro amato pinguino Marco. A dimensioni reali e che verrà collocata fuori dell’acquario, dove a Marco piaceva stare. In modo che anche chi non ha avuto la fortuna d’incontrarlo sappia che non è una leggenda: tanti anni fa un pinguino che credeva di essere un uomo passeggiava davvero sulle rive. Ed era ed è ancora tanto amato.
GIORGIO WITTREICH
FOTO GIORGIO WITTREICH E DANIELA DEL MONACO