“Al Cavallino Bianco” incanta il Teatro Verdi: Trieste celebra l’operetta più frizzante d’Europa
Il sipario si è alzato su uno degli appuntamenti più attesi dell’estate triestina: “Al Cavallino Bianco”, la celebre operetta di Ralph Benatzky, è finalmente tornata a trionfare al Teatro Verdi nell’ambito del Festival dell’Operetta 2025, con repliche in programma fino al 22 luglio. Una produzione scintillante, dal respiro internazionale e dal cuore profondamente mitteleuropeo, che ha già conquistato il pubblico con la sua vitalità travolgente, la comicità raffinata e l’eleganza musicale senza tempo.
Un classico che profuma di musical e leggerezza viennese
Concepita nel 1930 grazie a un lavoro collettivo firmato da cinque compositori, pur restando a nome di Benatzky, “Al Cavallino Bianco” è un gioiello di grazia teatrale. In scena si alternano passioni, equivoci e amori incrociati nella località turistica di San Wolfango, sul lago austriaco, dove si intrecciano le vite del personale e degli eccentrici ospiti dell’hotel più vivace dell’Impero. A dominare il racconto è l’ironia di una commedia sentimentale, sostenuta da un linguaggio musicale vicino alla rivista, al musical e persino al jazz berlinese degli anni ’20.
Una produzione sontuosa firmata Teatro Verdi e Andrea Binetti
Questa nuova produzione, curata dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste in collaborazione con l’Associazione Internazionale dell’Operetta, è un tripudio di energia scenica. La regia porta la firma dell’infaticabile Andrea Binetti, che interpreta anche il ruolo di Leopoldo Brandmeyer, mentre sul podio l’eccezionale Ayrton Desimpelaere guida con dinamismo orchestra e coro. Le coreografie di Noemi Gaggi e Luca Miclausig, fresche e vivaci, accompagnano un cast scelto con cura.
Un cast brillante per un’opera senza tempo
A illuminare il palcoscenico, una Erica Zulikha Benato (Josepha Vogelhube) dalla voce vellutata e presenza scenica impeccabile, il soprano cubano Laura Ulloa (Otillia) dal timbro solare e il tenore Francesco Castoro nei panni di Giorgio Bellati. Applauditissimi anche Gualtiero Giorgini, Alessio Colautti, Marzia Postogna e Livio Soldini nei ruoli di contorno, capaci di regalare spessore comico e carattere a ogni scena. Completano la compagnia Veronika Foia, Stefania Seculin, Julian Sgherla e Michela Vitali in un insieme armonioso e affiatato.
Trieste e l’operetta: un amore che continua
“Al Cavallino Bianco” è la seconda operetta più rappresentata in Europa e da sempre tra le più amate anche dal pubblico italiano. A Trieste vanta una lunga tradizione, iniziata già negli anni Trenta, e oggi riaffermata da una messa in scena che unisce rispetto della classicità e gusto contemporaneo. L’entusiasmo degli spettatori nelle prime recite testimonia quanto l’operetta, in questa veste rinnovata ma fedele, sia ancora capace di emozionare e far sorridere.
Ultime repliche al Teatro Verdi
Lo spettacolo sarà in scena ancora sabato 19 luglio alle 20.30, domenica 20 luglio alle 18.00 e martedì 22 luglio alle 20.30. I biglietti vanno da 25 a 45 euro, con speciale riduzione a 15 euro per gli under 34. Un’occasione unica per lasciarsi trasportare tra valzer, cori esuberanti e dichiarazioni d’amore sotto lo sguardo benevolo dell’Imperatore absburgico.
Trieste si conferma ancora una volta capitale dell’operetta, capace di far rivivere, con stile e passione, tutto il fascino della Mitteleuropa.