Vescovo scrive a comunità ebraica e islamica di Trieste: “Uniti nella preghiera per la pace”

il vescovo di Trieste Enrico Trevisi scrive alle comunità ebraica e islamica: “oggi è un giorno di speranza, preghiamo insieme per la pace”. 🕊️ [...]

Vescovo scrive a comunità ebraica e islamica di Trieste: “Uniti nella preghiera per la pace”

 In una lettera carica di umanità e spiritualità, datata 13 ottobre 2025, il vescovo di Trieste Enrico Trevisi si è rivolto al capo rabbino Alexander Meloni e al presidente della comunità islamica Akram Omar, esprimendo la propria vicinanza e quella dell’intera comunità cattolica in un momento di speranza per la pace in Medio Oriente.

 

Il vescovo Trevisi, nel suo messaggio, ha sottolineato come la liberazione degli ostaggi israeliani e la fine delle operazioni militari a Gaza rappresentino un segno di speranza che deve unire “fratelli ebrei, palestinesi e cristiani” in un cammino comune di riconciliazione e fraternità.

 

> “Sappiamo che siamo all’inizio di un percorso – scrive Trevisi –. Tante persone innocenti sono morte, tanto dolore è stato seminato. Ma oggi è un giorno di speranza che ci deve vedere tutti uniti. È un giorno in cui siamo chiamati ad esprimere la determinazione di rimuovere gli ostacoli senza ricorrere alla violenza”.

 

 

 

Nel testo, il vescovo invita le tre comunità religiose a pregare insieme per una pace autentica, ricordando che “la pace non è mai una meta raggiunta, ma un cammino che richiede l’impegno di tutti”.

 

> “Dio ci aiuti a convertirci per essere uomini e donne di pace – continua il messaggio –. Popoli che camminano per ricostruire legami di giustizia, perché la pace ha bisogno dell’apporto positivo di ciascuno”.

 

 

 

Trevisi ha poi evidenziato il valore del dialogo interreligioso a Trieste, città da sempre crocevia di culture, fedi e tradizioni:

 

> “Anche a Trieste continuiamo a costruire ponti di confronto e di reciproco arricchimento, per cercare ciò che unisce e non ciò che divide”.

 

 

 

La lettera si conclude con un abbraccio simbolico ai rappresentanti delle due comunità e un invito a non smettere mai di pregare per la pace:

 

> “Abbiamo la responsabilità e l’audacia di vivere come fratelli. Non smettiamo di cercare ciò che unisce. Ci ritroveremo ancora a pregare per la pace”.

 

 

 

Un messaggio di profonda unità e fratellanza, che rispecchia lo spirito di Trieste come città del dialogo, della convivenza e dell’apertura.