Trieste, shock a “Fuori dal coro”: pestato furiosamente a sangue davanti a moglie incinta e figli
Un servizio durissimo, di quelli che lasciano senza fiato. Nella puntata di domenica 19 ottobre 2025, il programma “Fuori dal coro”, condotto da Mario Giordano su Retequattro, ha portato all’attenzione nazionale un episodio di violenza sconvolgente avvenuto a Trieste, nel cuore di un tranquillo quartiere residenziale.
Le immagini e i racconti raccolti dalla redazione hanno ricostruito una scena che, come definito nel servizio, “sembra uscita da un film del Far West”: un uomo, Roby, padre di tre figli piccoli e con la moglie al sesto mese di gravidanza a rischio, sarebbe stato selvaggiamente picchiato da un vicino di casa per una banale lite legata a un’auto parcheggiata.
“Mi ha buttato a terra e mi ha riempito di pugni”: la testimonianza
“Avevo paura di morire. Mi ha buttato a terra e mi ha riempito di pugni. Mi voleva uccidere di botte.”
Le parole di Roby, pronunciate con voce rotta di emozione alle telecamere di Rete 4, raccontano l’angoscia di quei momenti. L’aggressione sarebbe avvenuta davanti agli occhi dei figli, chiusi in macchina dalla madre nel disperato tentativo di proteggerli.
“Pensavo solo ai bambini, tremavano. Li ho tenuti chiusi in macchina mentre mio marito veniva picchiato”, ha raccontato la moglie, visibilmente scossa.
Una violenza cieca, per una lite banale
Secondo quanto emerso nel servizio, tutto sarebbe nato da una discussione per un’auto che bloccava la strada. Una lite che, in pochi istanti, si sarebbe trasformata in un pestaggio brutale, culminato con calci e pugni inferti a Roby dal vicino, identificato come Francesco Amodio, e da un familiare.
Il servizio mostra la concitazione di quei momenti e la paura della famiglia. “Sono venuti a minacciarci di morte, dicevano che ci avrebbero ammazzati tutti”, ha gridato la donna durante le riprese.
Roby, ferito e sotto shock, è riuscito a raggiungere il pronto soccorso, dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico e diverse contusioni all’emitorace, al collo e alla schiena.
“Ho pensato ai miei figli, non potevo lasciarli soli”
Nel servizio di Fuori dal coro, Roby racconta con lucidità l’istinto di sopravvivenza che lo ha spinto a resistere.
“Ho pensato ai miei figli. Non potevo abbandonare mia moglie incinta e i bambini. Dovevo cercare di scappare in qualche modo.”
Parole che colpiscono per la loro semplicità e drammaticità, mentre sullo sfondo resta l’immagine di una Trieste spiazzata, ferita nel suo senso di civiltà e sicurezza.
Le parole degli aggressori e la linea difensiva
La redazione del programma ha tentato di raccogliere la versione dei fatti anche dalla famiglia Amodio, protagonista dell’aggressione. Alla richiesta di spiegazioni, uno dei familiari ha risposto:
“Lasciate stare, lo spiegheremo in tribunale.”
Il legale della famiglia, contattato da Fuori dal coro, ha poi precisato che gli Amodio “auspicano una soluzione pacifica” e sostengono che “la lite sarebbe nata a seguito di offese verbali, a cui sarebbe seguita una reazione sproporzionata e violenta”.
Un episodio che indigna e interroga
Il servizio di Rete 4 ha generato un’ondata di indignazione tra i telespettatori e sui social, riaprendo il dibattito sul crescendo di violenze private e familiari che troppo spesso sfociano in tragedia.
Una lite per un’auto si è trasformata in un dramma umano e morale, con una donna incinta terrorizzata, tre bambini testimoni di una scena brutale e un padre ferito che chiede solo giustizia.
“È inaccettabile che nel 2025 un uomo debba rischiare la vita per un parcheggio, davanti ai propri figli”, ha commentato Giordano in chiusura del servizio, sottolineando come “la violenza quotidiana stia diventando un’emergenza silenziosa che attraversa le nostre città.”
Un racconto crudo, che mette a nudo la fragilità dei rapporti umani e il degrado civile di una parte del Paese. E che lascia, ancora una volta, una domanda sospesa: che cosa stiamo diventando?