Trieste celebra i 160 anni della Guardia Costiera con l'omaggio del Propeller Club
Alla Piccola Fenice di Trieste, il 25 novembre, il Propeller Club Port of Trieste ha promosso un evento di grande rilievo dedicato ai 160 anni del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, un anniversario che racconta storia, identità e servizio al Paese.
La serata si è aperta con i saluti del Presidente del Propeller Club Port of Trieste, Cap. Fabrizio Zerbini, che ha rimarcato la centralità della Guardia Costiera per una città come Trieste, da sempre legata al mare e alle sue dinamiche. Nel suo intervento ha ricordato come il Corpo rappresenti un presidio irrinunciabile: dalla salvaguardia della vita umana in mare alla sicurezza della navigazione, fino alla tutela dell’ecosistema marino.
Il messaggio del Presidente nazionale dei Propeller Clubs
È poi intervenuto in collegamento da remoto l’Avv. Umberto Masucci, Presidente nazionale di The International Propeller Clubs Italia, che ha espresso profonda stima verso le donne e gli uomini delle Capitanerie di Porto. Una professionalità – ha sottolineato – che si traduce quotidianamente in un servizio attivo, competente e appassionato al fianco dei cittadini e delle istituzioni.
La presenza della Guardia Costiera di Trieste
All’iniziativa ha partecipato il Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia e Comandante del porto di Trieste, Capitano di Vascello Luciano Del Prete, accompagnato da una rappresentanza della Guardia Costiera triestina.
Nel corso della serata, Del Prete e gli altri relatori hanno ripercorso la storia del Corpo, nato nel 1865 per volontà di Re Vittorio Emanuele II, e hanno illustrato le attività che oggi ne caratterizzano l’impegno: controllo dei traffici marittimi, vigilanza sulle attività portuali, protezione dell’ambiente marino, sicurezza dei lavoratori del mare e presidio delle filiere economiche che ruotano attorno alla logistica.
Il ruolo strategico della Capitaneria di Porto e del porto di Trieste
Un passaggio rilevante è stato dedicato alla Capitaneria di Porto di Trieste e al porto giuliano, riconosciuto come primo porto petrolifero d’Italia e del Mediterraneo.
È stato sottolineato come la Guardia Costiera non sia solo un organo di sicurezza, ma anche un fattore essenziale dello sviluppo economico nazionale: ogni 1 euro investito nel Corpo genera 1,53 euro di benefici per il sistema Paese. Un dato che testimonia l'impatto concreto dell’attività quotidiana svolta dagli uomini e dalle donne in divisa bianca.
Un tributo sentito dalla città
La serata ha riscosso grande apprezzamento tra i partecipanti, confermando il legame profondo tra Trieste e la Guardia Costiera. Un legame fatto di storia, tradizione, impegno e fiducia, che da 160 anni vede il Corpo come presidio imprescindibile per la sicurezza del mare e la tutela del patrimonio marino nazionale.