Seba rompe il silenzio a Mattino 5: “Non mi nascondo. Ma tutto questo mi sta facendo male”
“Sto male, ma sono qui, non mi nascondo”. Così si è espresso Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, nel corso della puntata del 17 aprile 2025 di Mattino 5, programma di Canale 5 condotto da Federica Panicucci, tornato ad affrontare il caso che da anni scuote Trieste e l’opinione pubblica.
Il ritorno a casa e la sorpresa della perquisizione
Ai microfoni di Marianna Vazzana, inviata del programma, Sebastiano ha confermato di essere rientrato a casa martedì sera, dopo alcuni giorni trascorsi tra la montagna e la Carinzia, per staccare un po' e trovare conforto dagli amici: “Il tempo era brutto, non ho potuto nemmeno andare in bici, mi sono riposato un po’”, ha raccontato.
Ma ad attenderlo a casa ha trovato la perquisizione disposta dagli inquirenti, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati per la morte della moglie: “Un po’ di sorpresa, sì... hanno controllato tutta la casa”, ha detto, mentre maneggiava con attenzione alcuni coltelli conservati in sacchetti, legati al suo lavoro da arrotino.
I coltelli nell’auto intestata a Liliana
La scena che ha colpito maggiormente è stata quella mostrata in esclusiva da Mattino 5: alcuni coltelli trovati nell’auto intestata a Liliana, parcheggiata sotto casa. Visintin li ha prelevati davanti alle telecamere, spiegando: “Me li lasciano lì i clienti, non sono miei. C’è un signore che mi ha detto che li avrebbe messi nella macchina. Io li arrotino e li rimetto dentro”.
“Mi manca Liliana. È dura vivere da solo”
Commosso e visibilmente provato, Visintin ha confessato: “Liliana mi manca tanto. Sono quasi tre anni e mezzo che vivo da solo. Non è facile, non lo auguro a nessuno”. Ha ammesso di essere sofferente anche a livello fisico: “Ho problemi al cuore, tutta questa sofferenza mi ha fatto male. Le chiacchiere fanno male, anche quelle non vere”.
La sua posizione sulle indagini
Alla domanda sull’iscrizione nel registro degli indagati, ha preferito non entrare nel merito: “Parliamone con l’avvocato. Ma io sono qua, non ho nulla da nascondere. Mi aspetto un po’ di tutto ormai”. Una risposta che lascia spazio a molte interpretazioni, ma che conferma l’intenzione di collaborare.
L’attesa per i prossimi sviluppi
Con l’apertura di una nuova fase nelle indagini e l’iscrizione formale di Visintin come indagato, le parole emerse oggi su Canale 5 assumono un peso importante. L’uomo ha ribadito di essere pronto a chiarire la propria posizione: “Se mi vorranno interrogare, sono disponibile”.
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