Seba rivela: «Lilly ha aiutato tante persone, tra cui il fratello e la nipote, e ha dovuto chiedere prestiti»

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Seba rivela: «Lilly ha aiutato tante persone, tra cui il fratello e la nipote, e ha dovuto chiedere prestiti»

«Non so se sia suicidata Liliana, questo non lo sa nessuno. Io spero di no, perché mi farebbe molto male. Se questo fosse vero, evidentemente dovrei ricercare quali sono le cause di questo, cosa ho sbagliato. Forse non ha capito tante cose. Certamente negli ultimi tempi Liliana era un po’ diversa, da quando è morta la mamma, il Covid certamente ha creato veramente grossi problemi. L’omicidio mi fa venire i brividi, perché non posso pensare che una persona abbia voluto fare del male a Liliana. Perché lei in tutta la sua vita ma anche io insieme a lei abbiamo aiutato tante persone, ma tante tante. Soprattutto Liliana aiutava il fratello e la nipote. Questo ha pesato molto nella nostra vita, ha condizionato molto Liliana e so che più di una volta ha dovuto chiedere prestiti da colleghi e da amici. Quello che è successo a Liliana mi fa veramente soffrire tantissimo». Lo ha dichiarato Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, la donna morta a Trieste oltre tre anni fa in circostanze ancora da chiarire, ai microfoni di Ore 14, la trasmissione in onda su Rai 2 e condotta da Milo Infante. Si tratta della prima intervista rilasciata dopo la consegna dell’avviso di garanzia. L’uomo è stato raggiunto mentre si trovava in bicicletta sulla spiaggia.
«Io dico la mia verità, ognuno ha la sua verità. I parenti, gli amici, hanno la loro verità, io ho la mia. Quale sia la mia verità, non mi interessa rispondere», conclude.

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