Rive, triestino all'attacco : “inversioni a U tra i pedoni, rischio incidenti e zero multe a turisti”

Rive, triestino all'attacco : “inversioni a U tra i pedoni, rischio incidenti e zero multe a turisti”

Una segnalazione semplice, diretta, senza insulti ma carica di preoccupazione. È quella arrivata da una cittadina triestina che punta il dito su una situazione sempre più frequente lungo le Rive: inversioni a U improvvise, spesso compiute da auto con targhe straniere, in un’area ad altissima presenza di pedoni.

“Senza offese, ma i turisti che fanno inversioni a U sulle Rive rischiando di buttare giù i pedoni o provocare incidenti sono esenti dalle multe?”, è il messaggio che riassume il disagio di chi vive e attraversa quotidianamente uno dei tratti più iconici della città.

Manovre pericolose in una zona simbolo della città

Le Rive non sono una strada qualsiasi. Sono uno spazio condiviso, turistico, pedonale e viabile allo stesso tempo, dove la convivenza tra auto, passeggiatori, famiglie e ciclisti richiede attenzione massima. Proprio per questo, le manovre improvvise e azzardate vengono percepite come un rischio concreto, soprattutto nelle ore di punta.

La segnalazione non mette sotto accusa il turismo in sé, ma solleva una domanda chiara: le regole valgono per tutti allo stesso modo? E soprattutto, i controlli sono sufficienti a prevenire comportamenti che possono trasformarsi in incidenti gravi?

Tra percezione di impunità e richiesta di controlli

Il punto centrale non è la provenienza di chi guida, ma la sensazione diffusa di assenza di sanzioni visibili. Una percezione che, se non affrontata, rischia di alimentare tensioni e malcontento tra residenti e visitatori.

La richiesta implicita è una sola: più attenzione, più controlli e più prevenzione, per tutelare la sicurezza di tutti e preservare il ruolo delle Rive come luogo di incontro, non di pericolo.

Una domanda che resta aperta

La voce della cittadina triestina apre un interrogativo che riguarda la quotidianità urbana: chi controlla e come si garantisce il rispetto delle regole in uno dei punti più delicati della città? Una domanda che merita risposta, prima che la prossima manovra azzardata diventi cronaca.

Foto Sebastiano Visintin