Riky Ramazzina furioso: ‘Zone rosse inefficaci, colpiscono noi imprenditori!’" (VIDEO)
Durante una vivace diretta su Trieste Cafe, l’imprenditore Riky Ramazzina, titolare del CityBar Tergesteo, ha affrontato diversi temi legati alla gestione del suo locale e alle difficoltà derivanti dalle recenti politiche di sicurezza e dalle polemiche relative alle zone rosse a Trieste. L'evento, condotto da Luca Marsi, ha visto la partecipazione di Lorenzo Giorgi (imprenditore) e dell’opinionista Stefano Rebek.
"Zone rosse e sicurezza: serve un approccio diverso"
Riky Ramazzina ha espresso le sue perplessità sull'efficacia delle zone rosse, introdotte per migliorare la sicurezza in aree sensibili della città. Secondo l’imprenditore, queste misure rappresentano più una limitazione alla libertà dei cittadini che una reale soluzione ai problemi di criminalità. Ha sottolineato come i provvedimenti colpiscano ingiustamente i gestori di locali, come il suo, che non hanno alcuna responsabilità per episodi di violenza avvenuti nelle vicinanze.
"Non credo che le zone rosse siano un deterrente, anzi. Il nostro locale è stato accusato ingiustamente di favorire comportamenti inadeguati, ma i problemi che si verificano in piazza Verdi non sono imputabili alla nostra clientela né al nostro lavoro," ha dichiarato Ramazzina.
Accuse ingiuste e un provvedimento che pesa
Nel corso della diretta, Ramazzina ha difeso il proprio locale da accuse riportate sui media locali, che lo avevano indicato come un punto di riferimento per minorenni che abusavano di alcolici. "Questa è un'ingiustizia. Abbiamo subito una chiusura di 15 giorni che ha creato enormi danni economici, soprattutto durante periodi cruciali come la Barcolana," ha spiegato l'imprenditore.
Ramazzina ha raccontato un episodio specifico in cui una dipendente, nonostante la sua attenzione, non ha controllato un documento di identità in un caso isolato, portando a un'ammenda. Tuttavia, ha ribadito che situazioni di risse e disordini in piazza Verdi non hanno alcuna correlazione con il CityBar Tergesteo. "Non possiamo essere responsabili di tutto quello che accade intorno. Abbiamo sempre lavorato con serietà e professionalità," ha affermato.
"La sicurezza va garantita, ma non così"
Ramazzina ha anche sottolineato che una maggiore presenza delle forze dell’ordine potrebbe prevenire molte situazioni problematiche. "Se ci fossero stati più controlli da parte della polizia, certi episodi non sarebbero mai successi," ha detto, riferendosi a casi di violenza e vandalismo avvenuti nella zona. Ha aggiunto che la sicurezza è fondamentale, ma deve essere bilanciata con il rispetto della libertà dei cittadini e degli imprenditori.
Un danno economico e d’immagine
L’imprenditore ha inoltre criticato il fatto che altri locali con la stessa clientela non siano stati colpiti dai provvedimenti restrittivi. "A 100 metri dal nostro bar ci sono altri locali frequentati dalle stesse persone, ma non sono stati toccati. Questo è profondamente ingiusto," ha dichiarato, evidenziando la disparità di trattamento.
Ramazzina ha concluso il suo intervento chiedendo maggiore tutela per gli imprenditori che investono nella città, ricordando che queste decisioni influiscono negativamente non solo sui proprietari, ma anche sui dipendenti e sull’immagine di Trieste.
"Trieste è una città bellissima, ma serve equilibrio: non possiamo risolvere tutto chiudendo tre piazze," ha detto con tono accorato.
DI SEGUITO IL VIDEO
RIPRORUZIONE RISERVATA