Riki Ramazzina: “Trieste non è Milano: la svendita delle palestre non reggerà” (VIDEO)
Riki Ramazzina attacca la corsa al ribasso che sta attraversando il mercato del fitness cittadino: promozioni h24, ingressi “personal” promessi e poi saltati, gare a chi costa meno. “Questa non è Milano, né Roma. A Trieste certe logiche non reggono: le low cost si faranno male per prime. Noi combattiamo per tenerci i nostri clienti con contenuti veri.”
La contro-offerta shock: “Portami la tessera low cost, ti do un anno”
Per rispondere alla concorrenza, Ramazzina ha lanciato una mossa provocatoria: “Ritiro ogni tessera low cost e, con il solo costo dell’acqua annuale, do un anno nelle mie palestre, tutte e cinque. Pensavo non funzionasse: sto raccogliendo un mucchietto di badge che presto mostrerò.”
Prezzo sì, ma con qualità: “Sotto questi numeri non si sta in piedi”
“Il minimo in California è 50 euro al mese (l’annuale scende a 43). Più basso di così non si regge con spese, personale, attrezzature. Vendere a 20 euro vuol dire un’altra cosa: non è palestra, è un’altra partita.”
Perché la California è diversa: “Sale pesi vere, non fitness fotocopia”
Il punto di forza? Le sale pesi: “Abbiamo anche macchine datate che teniamo non per nostalgia, ma perché hanno una biomeccanica unica. Le linee nuove spesso fanno un solo movimento standard: non è così che si modella il vero sviluppo muscolare.”
Sulle “palestre d’élite”: nicchia possibile, ma non il mio mestiere
Ramazzina non esclude la nicchia high-end, ma precisa: “Mi chiedono spesso di fare il personal a figure note. Non mi metto a disposizione di una sola persona: oggi gestisco ambienti e squadre, è un altro lavoro.”
Espansioni mancate e scelte di vita: “Non ricomincio da capo per 3 milioni”
Ha valutato un grande immobile per una casa di riposo: “Progetto pronto, accessi CRI, mini-clinica perfetta. Ma non bastavano 3 milioni. Ho già fatto notti in bianco per i sacrifici: non ricomincio da zero. E per correttezza verso chi ha una palestra lì vicino, ho rinunciato anche a una nuova apertura.”
Possibile cessione? “Ascolto tutti, ma il marchio è identità”
“Giovedì arriva un brand da fuori Trieste interessato ad acquistare le mie cinque palestre e usare alcuni marchi. Ascoltare è doveroso per un imprenditore. Ma il marchio è identità: si tratta con prudenza.”
Orgoglio triestino del bodybuilding: “Mauro Sassi è un numero uno, Presti è una Ferrari”
Capitolo agonismo: “Mauro Sassi come preparatore è tra i top al mondo. Con Andrea Presti hanno un’alchimia che funziona: risultati alla mano. Il segreto del campione che dura? La disponibilità. La gente ti ricorda se ti fermi per una foto.”
Il punto finale: “La qualità non si svende”
“Più parcheggi, meno traffico? Bene. Ma nel fitness la qualità non si svende. California resta sale pesi, biomeccanica, persone. Se qualcuno guarda solo il prezzo, faccia pure. Io gioco un altro campionato.”
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