"Zone rosse da sole non bastano, serve più sinergia tra forze dell’ordine e vigilanza privata" (VIDEO)

"Zone rosse da sole non bastano, serve più sinergia tra forze dell’ordine e vigilanza privata" (VIDEO)

Le zone rosse continuano a far discutere, e nel corso della diretta serale di Trieste Café, il segretario ASGRI FVG Christian Currò ha espresso il punto di vista delle guardie giurate, sottolineando il loro ruolo cruciale nel controllo del territorio e la necessità di una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine.

Guardie giurate in prima linea nelle zone rosse

Currò ha evidenziato come le guardie giurate siano coinvolte nella gestione della sicurezza cittadina, con particolare riferimento alle nuove direttive che prevedono chiusure anticipate di alcuni esercizi commerciali nelle zone a rischio. Ha spiegato che, nonostante i controlli in corso, chi compie atti criminosi è in grado di aggirare la sorveglianza, spostandosi in aree meno pattugliate.

A conferma di ciò, ha citato un recente episodio avvenuto a Varosanza, dove tre persone si sono introdotte in un deposito di materiali, ma sono state individuate e fermate grazie all’intervento di un operatore della centrale dell’Istituto di Vigilanza STSEC, che ha monitorato i movimenti sospetti attraverso le telecamere.

Più collaborazione tra pubblico e privato

Secondo Currò, è indispensabile potenziare la sinergia tra guardie giurate e forze dell’ordine, seguendo modelli già adottati in altri Paesi europei, come Slovenia, Francia e Germania, dove la vigilanza privata ha un ruolo più attivo nell’ausilio alla sicurezza pubblica.

L’obiettivo, ha ribadito, è quello di garantire la “pace sociale”, evitando che il settore della vigilanza privata venga relegato a un ruolo marginale rispetto alle forze dell’ordine.

Cosa possono fare le guardie giurate nelle zone rosse?

Currò ha spiegato che le guardie giurate possono intervenire in situazioni di emergenza grazie all’articolo 383 del codice di procedura penale, che consente loro di agire nei casi di reati processabili d’ufficio e in situazioni di necessità.

Inoltre, ha ricordato l’importanza del protocollo “Mille Occhi sulla Città”, che prevede un coordinamento tra pubblico e privato per la prevenzione dei reati, il monitoraggio delle persone scomparse e la protezione delle categorie più vulnerabili, come gli anziani.

Un ulteriore passo avanti in questa direzione è rappresentato dal nuovo decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che introduce un servizio di telesorveglianza per i locali pubblici (bar, discoteche e pub), collegato direttamente alle centrali operative degli istituti di vigilanza.

Il lavoro notturno delle guardie giurate

Nel suo intervento, Currò ha sottolineato la massiccia presenza di pattuglie di vigilanza notturna, che coprono l’intero territorio da Muggia a Duino, fino alle province limitrofe.

Le guardie giurate, ha aggiunto, effettuano numerose segnalazioni e controllano strutture pubbliche e private, tra cui porti, aeroporti, terminal, stazioni ferroviarie e il Silos.

Un appello alle istituzioni

Concludendo il suo intervento, Currò ha ribadito la necessità di un coinvolgimento più attivo delle guardie giurate nella sicurezza pubblica, chiedendo alle istituzioni di riconoscere il loro operato e di valorizzarne il ruolo attraverso una normativa più chiara e un maggiore supporto operativo.

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