Natale a Trieste, la putizza non può mancare: un dolce sinonimo di tradizione

Un dolce immancabile nella tradizione triestina e goriziana - ma originario dell'impero Austroungarico - è la rinomata putizza, la quale termina i sontuosi pranzo natalizi lasciando ai commensali un delizioso sapore. Il suo ripieno è a base di frutta secca avvolto in uno strato di pasta lievitata con il metodo dei tre impasti, sistemata poi a forma circolare a chiocciola. Nella preparazione viene usata farina, zucchero, burro, uova, olio, miele, lievito, sale, aromi, latte, mentre per la farcitura si utilizzano uvetta, noci, nocciole tostate, mandorle, pinoli, olio, albume, marmellata di albicocche, cacao, liquore rhum, aromi. In realtà, si sa che in ogni famiglia esiste una putizza diversa proveniente da ricette tramandate da madre a figlia, o da nonna a nipote. La putizza detiene inoltre il titolo di prodotto agroalimentare tradizionale (PAT) del #FriuliVeneziaGiulia, un dolce che rispecchia la complessità etnico-storica del territorio che ha visto susseguirsi culture sempre diverse e, di conseguenza, sapori variegati e differenti. Ciò è stato anche messo in evidenza nel disciplinare di produzione redatto nel 2016 dalla Camera di Commercio di Trieste.