Monfalcone, principio d’incendio in porto: feriti trasferiti d’urgenza, indagini aperte
Un principio d’incendio a bordo della nave "SSI MARVELOUS", ormeggiata presso la banchina Portorosega del porto di Monfalcone, ha richiesto un intervento d’emergenza da parte delle autorità e dei soccorsi. L’incidente, verificatosi l’8 gennaio 2025 alle ore 13:55, ha causato ustioni a due persone, attivando una complessa operazione di sicurezza.
La dinamica dell’incidente
Il principio d’incendio ha avuto origine nel locale infermeria della nave, causando danni significativi a quest’area. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha consentito di mettere in sicurezza la nave e le infrastrutture portuali, evitando ulteriori conseguenze. Le cause dell’incendio sono attualmente al vaglio della Magistratura, che ha aperto un fascicolo sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia.
Evacuazione medica e gestione sanitaria
I feriti coinvolti nell’incidente sono un ispettore della compagnia armatoriale e un membro dell’equipaggio. Il personale del 118 ha fornito le prime cure direttamente a bordo. Uno dei due feriti, con ustioni più gravi, è stato trasferito in elicottero all’ospedale di Udine, mentre l’altro è stato ricoverato all’ospedale San Polo di Monfalcone. Le autorità confermano che le condizioni di entrambi i feriti sono sotto controllo.
Sicurezza e indagini in corso
La Capitaneria di Porto di Monfalcone ha coordinato le operazioni di emergenza, adottando misure immediate per garantire la sicurezza della nave e delle infrastrutture portuali. Gli accertamenti proseguono per determinare l’esatta dinamica dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità. Al momento, l’inchiesta risulta a carico di ignoti.
Importanza della sicurezza a bordo
Questo episodio sottolinea l’importanza di mantenere standard elevati di sicurezza nei porti e sulle navi, soprattutto in contesti in cui sono coinvolti traffici commerciali complessi. La prontezza delle autorità e l’efficacia dell’intervento hanno evitato che l’incidente potesse degenerare ulteriormente.
Un caso che richiama l’attenzione sulla necessità di protocolli rigorosi e interventi tempestivi per tutelare l’incolumità del personale e la sicurezza delle infrastrutture portuali.