Il porto di Trieste premiato a Bruxelles con l’European Innovation Procurement Award 2025
Un nuovo importante riconoscimento europeo per il porto di Trieste, che si è aggiudicato il secondo posto nella categoria "Innovation Procurement Initiative" dell’European Innovation Procurement Award 2025, prestigioso premio sostenuto dal programma Horizon Europe e dedicato agli appalti pubblici innovativi.
Il riconoscimento è andato all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale per il progetto congiunto POSIDON, incentrato sulla bonifica ambientale di aree industriali dismesse. Nello specifico, il progetto riguarda il sito delle Noghere a Trieste e la penisola di Zorrozaurre a Bilbao, area quest’ultima oggetto di rigenerazione urbana firmata dallo studio Zaha Hadid Architects.
Tecnologie innovative e brevettate per la bonifica dei suoli
L’appalto di tipo pre-commerciale ha consentito lo sviluppo di nuove tecnologie brevettate, oggi pronte per il mercato, in grado di superare lo stato dell’arte nelle tecniche di bonifica in-situ di terreni contaminati da idrocarburi petroliferi e metalli pesanti. Un’innovazione concreta, frutto di cooperazioni internazionali e di un modello replicabile in tutta Europa.
A ritirare il premio a Bruxelles, Eric Marcone, dirigente dell’Autorità Portuale, e Sara Bedin, titolare della PCP Academy, ideatrice e progettista dell’appalto transfrontaliero e del complesso impianto contrattuale per la gestione della proprietà intellettuale.
Partnership strategiche tra Italia e Spagna
Oltre alla città di Bilbao, il progetto ha visto la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha svolto un ruolo centrale nella conduzione della Conferenza dei Servizi e nell’iter autorizzatorio, e di Area Science Park, attore fondamentale per il coordinamento scientifico.
Procurement pubblico come leva di sostenibilità e sviluppo
“Questa iniziativa – è stato sottolineato nel corso della premiazione – dimostra come il procurement pubblico possa diventare motore di transizione ambientale ed economica, stimolando la competizione tecnologica, valorizzando la proprietà intellettuale e orientando l’innovazione verso risultati concreti e misurabili”.
Il porto di Trieste si conferma dunque protagonista della trasformazione sostenibile europea, con progetti capaci di coniugare innovazione, cooperazione e visione strategica a lungo termine.