Blitz in frontiera: sequestrate due tonnellate di pesce con identità misteriosa!
Nei giorni scorsi, gli ispettori del Nucleo pesca della Capitaneria di porto di Trieste, in collaborazione con il personale della Guardia di Finanza di Muggia, hanno effettuato un importante controllo sulla filiera della pesca, sequestrando quasi due tonnellate di prodotti ittici privi della documentazione di tracciabilità. L'operazione è stata svolta presso i valichi di frontiera, dove un furgone di nazionalità rumena, diretto dall’Italia verso l’estero, è stato fermato. All'interno sono stati trovati 1.948 chilogrammi di pesce - tra cui carpe, luccioperca, pesci siluro, storioni e trote - trasportati in violazione delle norme di tracciabilità.
Sanzione amministrativa e verifiche sulla sicurezza alimentare
A seguito del controllo, al trasgressore è stata comminata una sanzione di 1.500 euro e l’intero carico è stato posto sotto sequestro per permettere le necessarie verifiche veterinarie sulla sua idoneità al consumo umano. Nel caso in cui il pesce risultasse inadatto al consumo, sarà affidato a una ditta specializzata per lo smaltimento.
Un impegno costante per la tutela degli ecosistemi marini
Questa operazione rappresenta un’ulteriore prova dell’impegno della Guardia Costiera e delle forze dell’ordine nella tutela degli ecosistemi marini e nella promozione di una pesca responsabile. Il rispetto delle norme di tracciabilità è fondamentale per garantire sia la sicurezza alimentare che la sostenibilità delle risorse ittiche, proteggendo l’equilibrio dell’ecosistema marino e favorendo la legalità nella filiera della pesca.