A Trieste manca un’isola del riuso, la proposta per ridare vita agli oggetti e aiutare la comunità
Una voce dalla città lancia una proposta semplice ma rivoluzionaria: “perché a Trieste non esiste ancora un’isola del riuso?”. È la domanda di una nostra lettrice, che chiede al Comune di prendere esempio da realtà già attive a Gorizia e nell’Isontino.
un’idea che unisce sostenibilità e solidarietà
“Ho visto che lì esiste un centro del riuso – racconta la cittadina – ma può essere usato solo dai residenti. Si possono portare vestiti, giocattoli, mobili, oggetti vari ancora utilizzabili e, tramite un sistema a punti, ritirarne altri. Mi sembra molto utile e intelligente”.
La proposta è chiara: creare anche a Trieste un centro dedicato dove dare una seconda vita a ciò che non serve più, riducendo i rifiuti e sostenendo chi si trova in difficoltà economica.
una città che non spreca, una città che condivide
Un’isola del riuso non sarebbe solo un punto di raccolta: diventerebbe un presidio di comunità, un luogo in cui i triestini possono incontrarsi, scambiare, condividere e soprattutto evitare lo spreco. Una piccola rivoluzione ecologica e sociale, che renderebbe Trieste più moderna e solidale.
la palla ora passa all’amministrazione
La proposta è lanciata. Ora spetta alle istituzioni e alle aziende che gestiscono i servizi ambientali valutare la fattibilità di un’iniziativa che altrove ha già dimostrato di funzionare con successo.
La domanda resta aperta: Trieste è pronta a diventare una città che non butta via, ma che ricicla e condivide?
foto sebastiano visintin