32.000 militari e 5.700 reati perseguiti: bilancio 2025 dei carabinieri ridisegna la sicurezza a Trieste
Con la chiusura dell’anno, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trieste traccia un bilancio che restituisce l’immagine di un’Arma fortemente radicata nel territorio e quotidianamente impegnata nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Un’attività che va oltre i numeri e che punta in modo deciso sulla prevenzione e sulla sicurezza percepita, elementi ritenuti fondamentali per la qualità della vita dei cittadini.
Più pattuglie, più servizi, più uomini impiegati
Nel corso del 2025 i Carabinieri della provincia sono stati impegnati in oltre 12.500 servizi di pattuglia automontata e appiedata, con un incremento vicino al 10% rispetto all’anno precedente. A questi si aggiungono circa 3.500 servizi di ordine pubblico, anch’essi in aumento, per un totale di oltre 32.000 militari impiegati. Un dato che fotografa uno sforzo operativo significativo, volto a garantire una presenza costante e visibile su tutto il territorio.
Carabiniere di quartiere e servizi a piedi: cresce la sicurezza percepita
Particolare rilievo assume l’incremento di circa il 30% dei servizi a piedi e del “Carabiniere di Quartiere”, una modalità operativa sempre più apprezzata da cittadini e commercianti. Un’esigenza emersa chiaramente anche durante recenti incontri con le categorie economiche cittadine, che hanno ribadito l’importanza del contatto diretto e della prossimità come strumenti di prevenzione.
Controlli capillari e prevenzione sulla strada
Nel corso dell’anno sono stati effettuati circa 56.000 controlli, con l’identificazione di 130.000 persone, in aumento del 25% rispetto al 2024, e la verifica di oltre 47.000 veicoli. Un’attività mirata soprattutto alla prevenzione dei comportamenti pericolosi alla guida, con particolare attenzione all’abuso di alcol e sostanze psicotrope.
Aurisina e il fronte dei catturandi
Nel quadro del controllo del territorio spicca l’operato della Compagnia Carabinieri di Aurisina, che con 33 arresti ha fatto registrare uno dei numeri più alti di rintracci di catturandi a livello nazionale. Un risultato legato anche alla posizione strategica dell’area, punto di transito naturale per cittadini stranieri, e all’intensificazione dei controlli di retrovalico.
Reati, arresti e richieste di intervento
Nel 2025 sono stati perseguiti quasi 5.700 delitti, con 1.900 persone denunciate in stato di libertà e oltre 180 arrestate, dati in crescita rispetto all’anno precedente. Alla Centrale Operativa sono pervenute più di 13.000 richieste di intervento, segnale di un rapporto di fiducia solido tra cittadinanza e Arma.
Truffe agli anziani: più prevenzione e più indagini
Sul fronte delle truffe ai danni delle fasce più deboli, si registra un lieve aumento delle denunce, ma anche un significativo incremento dei casi scoperti. Determinante l’attività preventiva, con circa 60 incontri informativi organizzati in biblioteche, centri anziani e luoghi di aggregazione. Di rilievo l’indagine “Fumo del Vesuvio”, che ha portato a 10 arresti, 29 denunce, alla scoperta di 38 truffe e al recupero di circa 150.000 euro.
Violenza di genere e tutela delle vittime
Numerosi anche gli interventi nell’ambito della violenza di genere. Nel 2025 si contano 19 arresti, 124 denunce e 21 misure di divieto di avvicinamento. Importante il rafforzamento delle strutture di ascolto, con il rinnovo della stanza protetta per le donne vittime di violenza, realizzata nell’ambito del progetto nazionale “Una stanza tutta per sé”.
Prostituzione, droga e grandi indagini
Intensa anche l’attività di contrasto allo sfruttamento della prostituzione, in particolare quella cinese, con sequestri di centri massaggi, arresti e denunce. Sul fronte dello spaccio di droga si registrano 20 arresti, numerosi deferimenti e operazioni di rilievo, tra cui il sequestro di oltre un chilogrammo di cocaina e l’individuazione di una piantagione di marijuana nel Carso.
Legalità, scuola e impegno sociale
Accanto all’attività repressiva, prosegue l’impegno sociale e educativo. Con il progetto “Cultura della Legalità” sono stati organizzati 25 incontri che hanno coinvolto oltre 2.000 studenti. Numerose anche le iniziative solidali, dalla donazione del sangue agli incontri con gli anziani, fino alla vicinanza ai bambini ricoverati al Burlo Garofolo durante le festività.
Un’Arma dentro la città
Il bilancio 2025 restituisce l’immagine di un’Arma presente non solo nei momenti critici, ma anche nella vita quotidiana della comunità. Una presenza che passa dalla sicurezza, ma anche dalla prevenzione, dalla solidarietà e dal dialogo, con l’obiettivo dichiarato di rendere Trieste e la sua provincia sempre più sicure anche nel 2026.