Istituto di Medicina Legale di Trieste protagonista al congresso mondiale di patologia forense a Baltimora
L’Istituto di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Trieste (UniTS) conferma la sua eccellenza internazionale partecipando, per il quarto anno consecutivo, alla conferenza annuale dell’American Academy of Forensic Sciences (AAFS), la massima autorità mondiale in patologia forense. Il congresso, dal titolo “Technology: a tool for transformation or tyranny?”, si svolge a Baltimora (Maryland) dal 17 al 22 febbraio 2025 e si concentra sulle innovazioni tecnologiche applicate alla medicina legale.
A rappresentare l’ateneo triestino sono stati i medici Davide Radaelli, Monica Concato, Stefano Di Maria e Filippo Bolzan, che hanno presentato quattro interventi orali e due poster selezionati tra migliaia di proposte provenienti da tutto il mondo.
"I nostri neospecialisti e specializzandi hanno l’opportunità di mostrare i risultati di un anno di lavoro intenso e le solide collaborazioni scientifiche sviluppate con altre università italiane e internazionali", ha dichiarato il prof. Stefano D’Errico, docente di Medicina Legale al Dipartimento di Scienze Mediche di UniTS e direttore della SC di Medicina Legale dell’ASUGI.
Dal crimine al laboratorio: la forza della multidisciplinarietà
I progetti presentati illustrano un percorso completo che va dalla scena del crimine al tavolo autoptico, fino al laboratorio di ricerca, utilizzando una metodologia rigorosa. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla ricostruzione di scenari complessi tramite animazioni virtuali tridimensionali, realizzate grazie a una nuova collaborazione con il Gabinetto interregionale della Polizia Scientifica di Padova.
Particolare interesse ha suscitato lo studio sui marcatori di autofagia nelle lesioni traumatiche cranio-encefaliche e sui profili di lipidomica nelle morti cardiache improvvise coronariche.
"La medicina legale guarda al futuro e alle innovazioni tecnologiche – spiega D’Errico – e la multidisciplinarietà, che coinvolge professionalità mediche e non, è essenziale per ottenere risultati di qualità al servizio della giustizia."
Un progetto balcanico per le morti cardiache improvvise giovanili
Tra i lavori selezionati spicca la proposta di un registro balcanico per le morti cardiache improvvise in età giovanile, ispirato all’esperienza del registro regionale del Friuli Venezia Giulia, attivo dal 2021. Coordinato dall’Istituto di Medicina Legale e dalla Cardiologia dell’ASUGI, il progetto coinvolge le università di Belgrado, Skopje, Atene, Ankara e Lubiana, con Trieste capofila.
"Il nostro obiettivo è esplorare anche il ruolo dell’etnia nella patogenesi di queste morti improvvise", ha sottolineato D’Errico, ricordando come la Regione FVG continui a sostenere questo progetto di fondamentale importanza per la salute pubblica.
Verso un laboratorio di tossicologia forense a Trieste
Guardando al futuro, l’istituto triestino punta all’istituzione di un laboratorio di tossicologia forense: "Sarà uno strumento decisivo per rispondere alle crescenti esigenze della cittadinanza e delle autorità locali in materia di giustizia e salute pubblica", ha concluso il professor D’Errico.
Con la partecipazione a Baltimora, Trieste si conferma centro di eccellenza nella medicina legale, contribuendo con ricerche all’avanguardia e collaborazioni internazionali alla tutela della collettività.