Autorizzazione alla conduzione dello Studio no profit “Studio osservazionale prospettico multicentrico di coorte sui pazienti con mitral annular disjunction (MAD) – MAD-NesS”

ASUGI ha autorizzato la conduzione dello “Studio osservazionale prospettico multicentrico di coorte sui pazienti con mitral annular disjunction (MAD) – MAD-NesS” secondo le modalità indicate nel protocollo di studio approvato dal Comitato Etico Unico Regionale – FVG e sotto la responsabilità del dott. Antonio De Luca della S.C. Cardiologia di ASUGI, accogliendo la richiesta pervenuta dall’’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, promotrice dello studio no profit.

Si tratta di uno studio osservazionale prospettico multicentrico di coorte in cui verranno raccolti i dati clinici e strumentali dei pazienti con riscontro di MAD (Mitral Annular Disjunction) all’ecocardiogramma eseguito di routine.

Per MAD si intende un’anomalia strutturale della valvola mitrale caratterizzata da una piccola disgiunzione tra l’anello mitralico e il miocardio ventricolare sinistro. Tale caratteristica si può associare al prolasso valvolare mitralico e a specifiche caratteristiche elettrocardiografiche, ecocardiografiche e di risonanza magnetica; inoltre, dati di letteratura hanno evidenziato una possibile associazione tra MAD e aritmie ventricolari. Al momento non è disponibile una caratterizzazione clinico-strumentale completa di questi pazienti, né vi è una provata associazione tra MAD e aritmie.

Lo studio prevede l’arruolamento totale presso i 10 Centri italiani partecipanti di circa 200 pazienti adulti, dei quali circa 15 presso ASUGI e si pone come obiettivo di:

a) caratterizzare dal punto di vista clinico e strumentale i pazienti di età compresa tra 18 e 65 anni afferenti ai laboratori di ecocardiografia dei Centri sperimentali partecipanti nei quali viene riscontrata un’anomalia strutturale dell’anello mitralico;

b) effettuare un follow-up attivo dei pazienti eleggibili con MAD della durata di 5 anni per valutare se la condizione patologica si associ o meno ad altre caratteristiche aritmogene e quanto essa si correli al rischio di aritmie maligne e conseguenti esiti.