Sparatoria in Questura, ad uccidere i due agenti uno solo dei due fratelli
Si inizia a delineare con più chiarezza la dinamica dell'episodio di cronaca nera accaduto oggi pomeriggio, venerdì 4 ottobre 2019, a Trieste. Due agenti di 30 anni, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, sono morti all'interno della Questura di Trieste. A seguito dello scontro a fuoco, avevano riportato ferite gravissime, che ne hanno provocato la morte. Leggermente ferito al linguine uno dei due criminali (coppia di fratelli). Un terzo agente è ferito ad una mano e ricoverato a Cattinara, Cristiano Resmini. Come noto, sono stati uccisi due agenti da parte di un cittadino di origine domenicana Alejandro Augusto Stephan Meran, (e non da entrambi i fratelli domenicani come sembrava in un primo momento), che nella mattinata era stato protagonista di un furto di uno scooter in via Carducci e successivamente portato in questura per la denuncia, assieme al fratello Carlysle Stephan Meran, di 32 anni che aveva chiamato le Forze dell'ordine subito dopo il furto. Poco dopo giungono sul posto due Volanti che conducono i giovani in Questura. Arrivati in questura Alejandro, affetto da turbe psichiche, chiede di essere portato in bagno. Qui riesce a impossessarsi della pistola di uno degli agenti morti (e successivamente sembra anche della pistola del secondo agente colpito a morte), iniziando a sparare all'impazzata, sembra oltre 10 colpi, qualcuno dice ben 15. Dopo aver sparato al primo agente, Alejandro si avvicina verso l'uscita. Qui vede il secondo agente, che uccide a colpi di pistola. Poco prima dell'uscita vede un terzo agente, che ferisce a una mano. Una volta uscito, viene accerchiano ed arrestato. Invece, contrariamente a quanto emerso da una prima ricostruzione, il fratello Carlysle Stephan Meran sembra non aver avuto alcun ruolo nelle tre sparatorie e sembra che si sia rifugiato immediatamente nei sotterranei, probabilmente per difesa e non rimanere coinvolto tra le vittime.