Luca Chiancone dopo l’operazione: ‘Brucia da morire, ma la boxe è finita per me’ (VIDEO)
Luca Chiancone, pugile triestino, ha voluto aggiornare i suoi tifosi e amici con una diretta social dopo il delicato intervento all’occhio che ha segnato la fine della sua carriera sul ring.
L’atleta, operato a causa di una grave rottura alla retina, ha parlato con lucidità e ironia, ringraziando tutti per il supporto ricevuto e raccontando le difficoltà di un momento particolarmente delicato. “Mi avete veramente riempito di messaggi d'affetto, vi ringrazio tanto”, ha detto aprendo la diretta.
“L’intervento è andato bene, ma brucia da morire”
Con un occhio ancora bendato e la voce calma, Chiancone ha spiegato come si sente dopo l’operazione: “Mi hanno appena fatto il controllo di accertamento. Brucia da morire, però va bene, dai... pian pianino adesso riprenderò l’occhio”.
L’atleta ha voluto rassicurare tutti sulle sue condizioni, ma senza nascondere la fatica del percorso di recupero: “Ci vorrà un po’ di tempo, una settimana di controlli per capire se fila tutto liscio, per il momento non c’è altro da fare. Poteva andare molto peggio”.
Scherzando sul fatto che fosse difficile rispondere ai tanti messaggi ricevuti, ha ironizzato: “Aspettiamo un attimo, vi prendo tutti insieme in una volta e riesco a sentirvi. Se no rispondervi era un po’ complicato con un solo occhio”.
“Sapevo già che era un brutto colpo”
Chiancone ha poi affrontato il tema più doloroso: la fine della sua carriera sul ring.
“Già da venerdì, quando mi hanno fatto la visita oculistica annuale, sapevo che era una rottura davvero importante. È stato un brutto colpo”, ha spiegato con amarezza.
La conferma dell’infortunio lo ha costretto a prendere atto dell’inevitabile: “Uno può anche voler tornare a combattere, ma se ti viene detto che non ti danno l’idoneità a prescindere, capisci che la tua carriera è finita”.
Un momento difficile, aggravato dal fatto che l’occhio viene spesso sottovalutato come punto di impatto nei combattimenti: “Quando prendi un pugno lì, non pensi che possa essere così grave. Dici ‘vabbè, è arrivato sull’occhio, non sul naso o sulla mandibola’. Invece vi posso assicurare che ora prendo molto in considerazione questa piccola pallina di gelatina”.
Il pugile ha anche chiarito che, anche se un giorno gli venisse detto che potrebbe tornare sul ring, non sarebbe più la stessa cosa: “Anche se tra cinque anni mi dicessero ‘puoi tornare a combattere’, non avrebbe senso. Questi erano gli anni d’oro”.
“Abbiamo comunque portato bei risultati”
Nonostante l’amarezza dell’addio, Chiancone ha voluto sottolineare i successi ottenuti: “Piangiamo tutti insieme, ma abbiamo comunque portato bei risultati e va bene così”.
Guardando al futuro, ha assicurato che la sua presenza nel mondo del pugilato non terminerà con il ritiro: “Non finisce qui. Avremo modo di vederci anche in futuro nel mondo della boxe, in altre vesti, ma sicuramente ci sarò”.
“Presto tornerò, con gli occhi da cerbiatta”
Verso la fine della diretta, il pugile ha voluto ancora una volta esprimere la sua gratitudine: “Era giusto per salutarvi, abbracciarvi tutti almeno virtualmente per il momento e per farvi sapere che sto bene”.
Con il suo solito spirito combattivo, ha concluso con un sorriso: “Tra una settimana sarò con gli occhi da cerbiatta e avrò modo di rispondere a tutti e ringraziarvi singolarmente, come ho sempre fatto”.
Infine, ha lanciato un messaggio di speranza: “Troveremo il modo di farci forza e creare nuove opportunità da altri punti di vista”.
La boxe perde un grande atleta, ma Chiancone ha già promesso che il suo futuro sarà ancora legato al mondo del pugilato, anche se in un ruolo diverso.
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