Unicef, Italia al 34esimo posto su 39 Paesi per povertà minorile
L'Italia è al 34° posto su 39 Paesi nella classifica della povertà monetaria dei bambini nei Paesi ricchi, si colloca al 33° posto per quanto riguarda la povertà minorile in termini di reddito più recente e al 25° posto circa la variazione della povertà minorile tra il 2012-14 e il 2019-21. E' la foto scattata dall'Ultima Report Card dell'Unicef, da cui risulta che in Italia più di 1 bambino su 4 (25,5%) vive in condizioni di povertà relativa legata al reddito (media tra il 2019 e il 2021). Secondo il rapporto elaborato da Unicef Innocenti - Global Office of Research and Foresight, "l'Italia ha compiuto pochi progressi verso l'eliminazione della povertà minorile: la diminuzione è stata inferiore all'1% (più precisamente, 0,8%). La povertà in Italia è spesso di natura persistente. Nel 2021, è stato stimato che il 17,5% di tutti i bambini ha vissuto in condizioni di povertà anche nei 2 anni precedenti. Questo dato è preoccupante perché periodi più lunghi di povertà hanno un impatto ancora più negativo sui bambini. I bambini che vivono in famiglie monoparentali hanno un rischio di essere poveri (33,5%) doppio rispetto a quelli che vivono in famiglie con due genitori (15,8%)". In merito alla povertà "non monetaria". Tra il 2015 e il 2021, l'Italia ha ridotto la percentuale di bambini che vivono in condizioni "di grave privazione materiale dal 15,8% al 7,1%. Si tratta "di un miglioramento impressionante" dice l'Unicef aggiungendo però che "c'è ancora molto spazio per i progressi (ad esempio, in Finlandia, lo stesso tasso è dello 0,7%)". Le cattive condizioni abitative rimangono un problema in Italia e riguardano il 18,1% dei bambini. Muffa, umidità e marciume nelle abitazioni rappresentano un rischio significativo per la salute dei bambini". (ANSA). 2023-12-06T07:00:00+01:00 DE