Segnalazione di un lettore: "Basta chiamarlo Comitato NO Ovovia, difendono solo i loro interessi"

Segnalazione di un lettore: "Basta chiamarlo Comitato NO Ovovia, difendono solo i loro interessi"

Un nostro lettore ha voluto esprimere la propria opinione riguardo il dibattito sul progetto dell'ovovia a Trieste, criticando il modo in cui viene percepito il comitato contrario all'opera.

I ricchi di strada del Friuli e la protesta contro l'ovovia

Secondo il lettore, il comitato NO Ovovia non rappresenta realmente le preoccupazioni ambientali, ma difende interessi di natura personale. "Non entro nel merito delle questioni tecniche o ambientali legate all'opera, ma sarebbe ora di smetterla di chiamarlo comitato NO Ovovia. Sono i soliti ricchi di strada del Friuli... oggi parlano di impatto ambientale, che facce toste!" sostiene il lettore. Egli critica aspramente coloro che, secondo lui, avrebbero disboscato una collina per costruirsi delle ville e che ora si ergono a difensori dell'ambiente.

La disparità sociale e le proteste contro l’ovovia

Il lettore solleva anche la questione delle disuguaglianze sociali, mettendo in evidenza la differenza tra chi si oppone all’ovovia e chi vive in quartieri meno privilegiati: "Sarà fantastico vedere i triestini poveri come me, che abitano in quartieri disagiati, andare a protestare per difendere i ricchi di strada del Friuli." Secondo il suo punto di vista, se l’ovovia fosse stata progettata per passare in un'altra zona, come San Giovanni, non ci sarebbe stata la stessa opposizione.