Scoperta al Rocco una targa in memoria dello storico magazziniere della Triestina Marcello Bisiacchi

Scoperta al Rocco una targa in memoria dello storico magazziniere della Triestina Marcello Bisiacchi

Inaugurata oggi pomeriggio (giovedì 24 ottobre) allo Stadio comunale “Nereo Rocco” una targa in memoria dello storico magazziniere della Triestina, Marcello Bisiacchi.

Presenti alla cerimonia oltre al sindaco, Roberto Dipiazza, l'assessore allo Sport, Elisa Lodi, la moglie Gabriella, il figlio Rudi Bisiacchi e numerosi altri parenti, oltre che la moglie di Fulvio Varljen, Marina.

L'onore di scoprire la targa è andato alla moglie Graziella, anche lei per anni dipendente della Triestina come responsabile della foresteria.

La targa posta fuori dallo spogliatoio, il regno di Marcello Bisiacchi, come l'ha definito il figlio Rudi, recita così: “Lo spogliatoio è uno scrigno di segreti e tu sei stato il suo angelo custode”.

“Oggi mi fate tornare indietro nel tempo e precisamente al 1967 - ha dichiarato il sindaco Dipiazza – quando in Strada vecchia dell'Istria, dove avevo il primo negozio, Marcello veniva a prendere le bottiglie d'acqua. Marcello era una persona straordinaria e incredibile”.

“Conosco questa bella famiglia e quando è arrivata la proposta di realizzare questa targa in Comune - ha dichiarato l'assessore Elisa Lodi - insieme al Sindaco, l'abbiamo appoggiata immediatamente”.

Il figlio Rudi Bisiacchi ha ricordato come è nato il rapporto tra il padre e la Triestina ritornando alla fine degli anni '70.

L'artefice dell'incontro tra Marcello Bisiacchi e la Triestina fu Fulvio Varljen, l’ex calciatore ed allenatore rosso alabardato deceduto nel 2021 che offrì a Marcello di lavorare nel campo di Guardiella, che al tempo ospitava il settore giovanile della Triestina.

Dopo l'esonero dell'allenatore Vasco Tagliavini e il passaggio di Fulvio Varljen in prima squadra durante il torneo anglo/italiano (vinto dalla Triestina) ci fu il passaggio allo stadio Grezar.

L'anno successivo con Ottavio Bianchi, allenatore e Franco Ianich, direttore sportivo, Marcello Bisiacchi venne assunto a tempo indeterminato.

Il giornalista Severino Baf, nel suo ultimo libro “Indietro tutta. Storie di sport recuperate nella macchina del tempo” descrive Marcello così: "Curava sì l'intero abbigliamento degli atleti, un lavoro umile e faticoso, ma era pure custode dei rapporti umani, pronto a stemperare le tensioni con battute e a raddrizzare situazioni scabrose con i suoi modi simpatici e paciosi. Senza contare la riserva di pazienza biblica di cui disponeva per assecondare le piccole manie dei giocatori....'ma mi no fazevo altro che ingrumar straze' diceva Marcello ".

Marcello Bisiacchi ha sempre tenuto un profilo basso, mai sotto le luci della popolarità che a quei tempi chi orbitava attorno all'Unione ambiva e ostentava. Il suo modo di porsi in questo ambiente alquanto particolare è stato apprezzato da giocatori e allenatori tanto che dopo il suo "accantonamento " è sempre rimasto in contatto con gran parte dei suoi " muli".

A dimostrazione di tale affermazione un mese fa, in sua memoria, è stata organizzata un'asta benefica di maglie di varie società calcistiche donate dai suoi amici, giocatori e allenatori ex Alabardati. L'evento “Marcello & Friends”, ha raccolto quasi 3000 euro e visto il suo successo avrà un seguito anche i prossimi anni, sempre a fini benefici.

“Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci. E questa targa è il segno che l'impronta è stata profonda. Marcello sei ritornato a casa. Grazie di cuore a tutti”, ha concluso il figlio Rudi Bisiacchi.