"No Bancomat Days" nei sabati di dicembre: anche a Trieste si discute su contante, tra adesioni e polemiche
Negli ultimi giorni, il manifesto dei "No Bancomat Days" è stato condiviso da numerosi triestini sui social, aprendo un vivace dibattito. L'iniziativa, che invita i cittadini a pagare esclusivamente in contanti ogni sabato di dicembre (7, 14, 21 e 28 dicembre), nasce per protestare contro le commissioni bancarie legate ai pagamenti digitali, accusate di pesare eccessivamente su commercianti e consumatori.
Trieste, città con una lunga tradizione commerciale, si conferma ancora una volta al centro del dibattito, con cittadini e opinioni divisi tra chi preferisce il contante e chi invece sostiene i benefici della digitalizzazione dei pagamenti.
L'iniziativa e il perché del movimento
Secondo uno dei manifesti che girano online, le commissioni bancarie legate ai pagamenti elettronici avrebbero generato un costo complessivo di 9 miliardi di euro nel 2023. Di qui l'appello a boicottare i pagamenti digitali per "fermare un regalo alle banche".
L'iniziativa è stata accolta con interesse anche a Trieste, dove molti cittadini hanno discusso i vantaggi e le difficoltà legate all'uso del contante rispetto ai sistemi elettronici, in particolare in un contesto sempre più orientato alla digitalizzazione.
Un commerciante locale del centro storico, intervistato, ha commentato: "Le commissioni sui pagamenti con carta sono un problema reale, soprattutto per i piccoli negozi. Tuttavia, è innegabile che i pagamenti digitali abbiano migliorato l’esperienza dei clienti, in particolare dei turisti."
Pagamenti digitali: vantaggi e realtà locale
Nonostante il sostegno all’iniziativa, molti triestini riconoscono anche i numerosi vantaggi dei pagamenti digitali, che negli ultimi anni hanno conquistato ampio spazio nel tessuto commerciale cittadino.
I pro dei pagamenti elettronici a Trieste
- Supporto al commercio locale: Molti negozianti triestini, specie quelli del centro e di luoghi di richiamo come il Canal Grande o il Mercato Coperto, hanno visto crescere il volume delle vendite accettando pagamenti con carte.
- Turismo e pagamenti tracciabili: Trieste è una città turistica, e i pagamenti digitali sono spesso preferiti da visitatori stranieri, che trovano più agevole pagare con bancomat o carte internazionali.
- Facilità e sicurezza: Per una città in cui caffè storici e piccoli esercizi sono una parte fondamentale della vita quotidiana, il pagamento elettronico elimina la necessità di avere sempre contanti a disposizione, migliorando anche la sicurezza per esercenti e clienti.
Le difficoltà legate alle commissioni
D’altro canto, il costo delle commissioni bancarie è un tema sentito da molti commercianti triestini. Alcuni lamentano che le spese legate ai pagamenti digitali incidano sui margini, soprattutto in settori dove il guadagno netto per transazione è basso, come i bar e i piccoli negozi di alimentari.
Trieste tra tradizione e innovazione
Con una forte tradizione che guarda al passato, Trieste appare divisa tra nostalgia e modernità. Se da un lato l'uso del contante viene visto da molti come un simbolo di libertà, dall'altro la città non può ignorare i benefici del progresso tecnologico.
Nel contesto di questa discussione, i "No Bancomat Days" diventano un’occasione per riflettere sul ruolo dei pagamenti digitali e sul loro impatto sulla società e sull’economia locale. Se i costi delle commissioni sono un problema reale, allo stesso tempo i vantaggi di un sistema tracciabile e sicuro non possono essere ignorati.
Grazie alla sua capacità di unire tradizione e apertura al futuro, Trieste si conferma un laboratorio di idee e confronto, in cui ogni tema riesce a stimolare un dibattito approfondito e costruttivo.