"Donna investita al bivio di Miramare, perché mancano attraversamenti pedonali?"
Un incidente mortale avvenuto giovedì al bivio di Miramare ha scosso Trieste, portando alla ribalta la necessità di migliorare la sicurezza stradale in un’area tanto frequentata. Una donna è stata investita e non ce l’ha fatta, lasciando la comunità in lutto e ponendo interrogativi sulle misure di prevenzione.
La segnalazione di una lettrice
Tra le numerose reazioni, colpisce la testimonianza di una nostra lettrice, che si trovava sul posto al momento dell’incidente. “Ad ogni fermata dell’autobus dovrebbero esserci strisce pedonali. Ci vuole buonsenso,” scrive, sottolineando come il bivio di Miramare, nonostante sia una strada principale e una meta turistica, sia ancora carente di misure di sicurezza adeguate.
“La strada è un punto di arrivo e uscita dalla città, ma anche una zona di passeggio per i locali. Io vado a Miramare ogni giorno e purtroppo ieri ho visto l’incidente a cui è seguito il decesso della signora investita. Serve più attenzione per evitare queste tragedie,” aggiunge, facendo appello alle autorità competenti.
Un punto critico tra traffico e pedoni
Il bivio di Miramare non è solo un collegamento strategico per chi arriva a Trieste, ma anche un luogo molto frequentato da pedoni, ciclisti e turisti diretti al celebre castello e al parco. La mancanza di attraversamenti pedonali in corrispondenza delle fermate dell’autobus e di altre misure di sicurezza evidenzia una criticità ormai non più trascurabile.
Le richieste della cittadinanza
Come sottolineato dalla lettrice, dotare ogni fermata di strisce pedonali rappresenterebbe un intervento semplice ma efficace per prevenire nuovi incidenti. Misure come questa, unite a rallentatori di velocità e una migliore segnaletica, potrebbero fare la differenza in una strada così importante.
Un invito alle istituzioni
Eventi tragici come quello di ieri non possono passare inosservati. È fondamentale che le istituzioni intervengano per garantire la sicurezza di tutti, evitando che una zona così amata diventi teatro di tragedie.