Il grido di una triestina: "Basta deiezioni canine in città, usate l'elisir magico!"
Negli ultimi giorni, un post sui social network ha scatenato un vivace dibattito a Trieste riguardo l'annoso problema delle deiezioni canine in spazi pubblici. A farsi portavoce di questo disagio è stata una cittadina triestina, che ha espresso la propria frustrazione per la crescente inciviltà legata alla mancata raccolta degli escrementi dei cani.
Nel suo messaggio ironico, l'utente ha invocato "l'antica formula dei druidi", un elisir immaginario capace di trasformare ogni escremento in una "gemma da far risplendere", evidenziando con sarcasmo la mancanza di rispetto di alcuni proprietari di animali. La scena quotidiana descritta nel post vede i tavolini all'aperto di bar e ristoranti circondati da alberi trasformati in veri e propri "bagni pubblici per cani", con un chiaro impatto negativo sul decoro e la vivibilità della città.
"Ogni volta mi manca poco per sboccare," scrive con tono esasperato la cittadina, facendo riferimento al disgusto che prova nel sedersi vicino a zone dove i cani sono soliti fare i loro bisogni senza che i proprietari si preoccupino di pulire. La situazione, secondo quanto riportato, ha raggiunto un livello tale da rendere difficile godersi una semplice pausa all'aperto.
Il messaggio, che invita alla responsabilità civica, esorta i proprietari dei cani a utilizzare il "loro elisir magico", ossia semplicemente a raccogliere le deiezioni degli animali, e a rispettare l'igiene pubblica. Non manca un appello rivolto anche ai gestori dei locali, affinché siano più attenti e intervengano per evitare che le aree esterne ai loro esercizi diventino poco accoglienti per i clienti.
Questo post ha suscitato molte reazioni tra i cittadini, divisi tra chi condivide l'indignazione per la situazione e chi, dall'altro lato, difende i proprietari di cani che si dimostrano rispettosi delle norme di convivenza civile. Tuttavia, il problema delle deiezioni canine resta un tema caldo, che mette in luce la necessità di una maggiore educazione e consapevolezza da parte di tutta la comunità.
La questione, peraltro, non riguarda solo Trieste, ma molte altre città italiane dove le aree pubbliche, soprattutto quelle verdi, sono spesso teatro di comportamenti incivili. Una soluzione potrebbe passare per campagne di sensibilizzazione più efficaci, multe più severe per i trasgressori e, come suggerisce ironicamente la cittadina, un po’ più di "magia" da parte di chi porta a spasso i propri amici a quattro zampe.