“Aspetta e aiuta gli atleti paraolimpici”: applausi per l’autista che ha mostrato grande umanità

“Aspetta e aiuta gli atleti paraolimpici”: applausi per l’autista che ha mostrato grande umanità

Un gesto semplice, ma di quelli che fanno la differenza e meritano di essere raccontati. Sabato 12 aprile 2025, un autista del bus 30 si è distinto per umanità ed empatia, aspettando pazientemente un gruppo di sportivi paraolimpici in difficoltà nel raggiungere la fermata e aiutandoli a raggiungere il Trieste Campus, destinazione finale della loro mattinata.

Un piccolo rallentamento sulla tabella di marcia – probabilmente sufficiente a far innervosire qualche passeggero – si è trasformato invece in un gesto di autentica inclusione, che ha commosso chi ha assistito alla scena e ha voluto segnalare l’episodio a Trieste Cafe.

“Probabilmente l’autobus ha accumulato un po’ di ritardo”, scrive un lettore, “ma a livello umano è stato super! Spero che questo aiuti certi criticoni a capire che, quasi sempre, se l’autobus fa ritardo, ci possono essere mille motivi – uno migliore dell’altro – e non perché gli autisti siano scansafatiche, anzi!”.

Un messaggio chiaro, che sottolinea come dietro ogni corsa ci siano persone in carne e ossa, e non solo orari e cronometri. L’episodio è stato vissuto come un segno concreto di rispetto e attenzione, soprattutto verso chi affronta ogni giorno barriere – visibili e invisibili – per muoversi in città.

Il ringraziamento va quindi a questo autista, rimasto anonimo, che ha saputo interpretare il suo ruolo non solo con professionalità, ma con quella sensibilità che rende più civili le nostre strade. Una lezione di gentilezza e di senso civico che merita un plauso e – perché no – anche un esempio da seguire.