Attività produttive: Bini, ddl nautica fa crescere il territorio

Attività produttive: Bini, ddl nautica fa crescere il territorio

"Con i suoi 96 chilometri di costa, compresa tra il fiume Tagliamento e Punta Sottile, e 15.562 posti barca, il Friuli Venezia Giulia è il porto turistico più grande d'Italia. La nautica da diporto è un settore in forte sviluppo e con grandi potenzialità turistiche. Per questo abbiamo ritenuto necessario, e più che mai opportuno, porre le basi normative e finanziarie per consentire agli operatori del settore di adattarsi rapidamente alle nuove tendenze e alle esigenze del mercato sempre più improntato ai valori della sostenibilità sia ambientale, che sociale ed economica. Lo abbiamo fatto approvando in Giunta, in via definitiva, proprio nella giornata di ieri, il nuovo disegno di legge 'Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore nautico regionale', il primo specificatamente dedicato al settore che sarà operativo dal primo gennaio del prossimo anno dopo il necessario passaggio in Aula".
Lo ha sottolineato l'assessore alle Attività produttive e turismo del Friuli Venezia Giulia Sergio Emidio Bini, che questa mattina è intervenuto al convegno "I porti turistici nella Blue economy", un qualificato incontro di approfondimento organizzato negli spazi del Marina Sant'Andrea, a San Giorgio di Nogaro, che ha approfondito le tematiche di sostenibilità, innovazione, turismo esperienziale e valorizzazione dei territori nel campo della nautica da diporto.
A fare gli onori di casa il proprietario del Marina Sant'Andrea e il suo direttore, rispettivamente Mario Andretta e Fortunato Moratto. Presenti anche il comandante della Capitaneria di Porto di Porto Nogaro, Roberto Pellegrino, l'amministratore della rete Fvg Marinas, Gennaro Coretti, il fondatore e coordinatore dei "Blue Marina Awards", Walter Vassallo, il sindaco di San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate e il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin.
Nel ringraziare i convenuti, i referenti di associazioni, imprese e realtà che fanno capo al mondo della nautica in Friuli Venezia Giulia, per la sempre proficua collaborazione che caratterizza i rapporti con la Regione, Bini ha fatto notare che l'importante iniziativa normativa messa in campo dalla Giunta, si configura come "il primo disegno di legge regionale relativo al settore della nautica, elaborato a partire dal confronto con tutti gli stakeholder e le associazioni di categoria".
"L'approvazione del ddl porterà con sé anche importanti risorse economiche per il comparto: basti pensare che per il biennio 2025-26 sono già state stanziate risorse pari a 2,4 milioni di euro. Si tratta di una prima dotazione finanziaria che intendiamo incrementare in futuro, certi che gli operatori sapranno cogliere questa opportunità: insieme potremo far crescere in maniera significativa un comparto che in particolare dopo il covid ha registrato un forte incremento" ha aggiunto l'assessore Bini.
Il Friuli Venezia Giulia è la regione italiana con il più alto tasso di densità di posti barca per estensione di fascia costiera. La proprietà di questi è di italiani, tedeschi, svizzeri, austriaci, e in piccola parte di provenienti dall'Est Europa (Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia) e dall'Inghilterra. Secondo i dati della rete Fvg Marinas, che raggruppa 21 su 25 porti turistici della regione, con circa 7.600 posti barca sui 16mila complessivi, i diportisti in Fvg sono in prevalenza italiani (61%), seguiti da austriaci (20%) e tedeschi (14%).
Secondo i dati Censis, ogni 3,8 imbarcazioni si genera un posto di lavoro. Ne deriva che l'intera rete delle 25 marine regionali ne genera complessivamente circa 2.000: 270 circa alle dipendenze dirette, 1.230 per attività correlate e 500 occupati nel territorio.
"Blue Marina Awards" è il marchio di riconoscimento dei migliori porti e approdi turistici, di cui il Rina è l'ente tecnico. L'evento di oggi al Marina Sant'Andrea è uno di una serie di appuntamenti "Blue Marina Awards" lungo lo Stivale per esplorare e discutere insieme a tutti gli stakeholder come i porti turistici possono diventare catalizzatori per lo sviluppo sostenibile e generatori di benessere e ricchezza.