200mila euro per la progettazione di indagini strutturali sulla diga foranea antistante il Porto Vecchio
Via libera della giunta regionale, su proposta dell'assessore per la Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro, allo schema di Protocollo d'intesa finalizzato a disciplinare i rapporti tra l'Amministrazione regionale e l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale relativamente alla progettazione di indagini strutturali sulla diga foranea antistante il Porto Vecchio di Trieste. Per consentire lo studio, la Regione ha stanziato la cifra di 200 mila euro.
La Regione e l'Autorità di Sistema hanno entrambi interesse a verificare lo stato strutturale della diga, per assicurare la originale funzione di protezione della costa e anche al fine di una riqualificazione degli spazi soprastanti, già oggetto di precedenti concessioni per un utilizzo turistico-ricreativo, in conformità alle vigenti destinazioni urbanistiche del Piano Regolatore Generale Comunale e del Piano Regolatore Portuale di Trieste.
"L'obiettivo degli studi - spiega l'assessore Scoccimarro - è quello di pervenire ad una compiuta conoscenza delle condizioni statiche e geotecniche del manufatto a seguito delle importanti mareggiate avvenute nell'autunno 2023. Tutto ciò viene fatto in prima battuta per verificare lo stato di adeguatezza della diga foranea alla sua principale funzione di protezione della costa in relazione alle condizioni meteomarine attuali nonché a quelle ipotizzate nei prossimi decenni, in previsione dell'innalzamento del livello marino. Le verifiche permetteranno così di fornire un documento tecnico utile alla programmazione degli eventuali interventi di riqualificazione del manufatto".