“Spettacoli crudeli e diseducativi”: chiesto lo stop ai circhi con animali a Trieste
È tempo di dire addio agli spettacoli con animali nei circhi. Ne è convinto il consigliere comunale Ivo Gherbassi, che ha presentato una mozione in aula a Trieste per chiedere all’amministrazione cittadina di farsi promotrice di una richiesta formale al Governo. L’obiettivo: dare finalmente piena attuazione alla Legge 175 del 2017, che già sette anni fa indicava chiaramente la necessità di superare gradualmente l’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi.
Una battaglia di civiltà che coinvolge tutta Italia
La mozione è stata depositata sulla scia di una mobilitazione nazionale che chiede al Parlamento di completare il percorso iniziato nel 2017 con l’approvazione delle nuove norme in materia di spettacolo. In particolare, il punto contestato riguarda l’utilizzo degli animali nei circhi, ritenuto ormai superato, lesivo della dignità degli animali e fortemente diseducativo, soprattutto per i più giovani.
Gherbassi ha ribadito come nel 2025 non sia più accettabile vedere esseri viventi ridotti a semplici attrazioni, sottoposti a viaggi stressanti, costretti in gabbie e ambienti ristretti, addestrati con metodi che possono prevedere violenze fisiche e psicologiche.
Un’Italia in ritardo rispetto al resto d’Europa
Il consigliere ha sottolineato che l’Italia è ormai in forte ritardo rispetto alla gran parte dei Paesi europei, che hanno già vietato o fortemente limitato l’impiego di animali, soprattutto selvatici, negli spettacoli itineranti. Paesi come Austria, Paesi Bassi, Norvegia, Grecia e Romania hanno introdotto divieti totali, mentre altri – come Francia e Portogallo – hanno attuato divieti parziali per alcune specie.
Secondo stime recenti, sono ancora circa 2.000 gli animali impiegati nei circhi italiani, spesso in condizioni di grave sofferenza e deprivazione.
L’impegno chiesto al Comune di Trieste
Attraverso la mozione, Gherbassi chiede formalmente a sindaco e assessori di sensibilizzare le autorità nazionali competenti affinché si arrivi finalmente a una revisione concreta delle norme in materia di circhi e spettacoli viaggianti, come già previsto dalla legge n. 175/2017 e dalla successiva legge n. 106/2022.
Il principio su cui si fonda la richiesta è chiaro: le attività circensi senza animali non solo sono possibili, ma rappresentano una forma di spettacolo più moderna, rispettosa e innovativa.
Un cambio di passo che riguarda anche Trieste
Pur trattandosi di un tema di competenza nazionale, Gherbassi ritiene fondamentale che Trieste si schieri in modo chiaro e simbolico a favore di una nuova sensibilità sul tema. L’auspicio è che la mozione possa trovare il consenso di tutte le forze politiche in aula, per dare un messaggio forte di civiltà e rispetto nei confronti degli animali.