Slokar: "Trieste deve svegliarsi e gestire turismo", Governa: "Città rischia di snaturarsi" (VIDEO)
Trieste ha un potenziale turistico enorme, ma viene davvero sfruttato al massimo? Questo il tema centrale della diretta di Trieste Cafe, che ha visto confrontarsi Danilo Slokar (Lega) e Arturo Governa (Azione), con la partecipazione dell’opinionista Stefano Rebek e la conduzione di Luca Marsi.
Entrambi gli esponenti politici hanno concordato su un punto chiave: il turismo è esploso, ma la città non era pronta a gestirlo. "Il turismo non l'abbiamo gestito, ci è scoppiato in mano", ha affermato Slokar, evidenziando come le istituzioni abbiano affrontato la situazione in modo reattivo, senza una pianificazione strategica. Un esempio? Le crociere, che portano flussi enormi di visitatori, ma con una gestione sbilanciata tra chi resta in città e chi sceglie escursioni fuori Trieste.
Anche Governa ha sottolineato la necessità di una regia chiara e una visione a lungo termine, per evitare che il turismo soffochi la qualità della vita dei cittadini, invece di rappresentare solo un'opportunità economica.
Problemi irrisolti: parcheggi e mercato immobiliare
Il boom turistico ha portato alla luce anche criticità che esistevano già, rendendole ancora più evidenti. Secondo Governa, uno dei problemi principali è la difficoltà di parcheggio, che sta diventando insostenibile. Un altro nodo cruciale è il mercato immobiliare, con sempre più appartamenti trasformati in affitti brevi turistici, spingendo i residenti fuori dal centro.
"Non si tratta di penalizzare l’iniziativa privata", ha spiegato Governa, "ma di trovare un equilibrio tra il diritto dei residenti e l’interesse degli imprenditori turistici. In altre città esistono misure per regolamentare questo fenomeno, senza frenare il mercato".
Triestini e turismo: mentalità pronta o no?
Un’altra domanda chiave del dibattito è stata: i triestini sono pronti a vivere in una città turistica?
Slokar ha risposto con un punto di vista generazionale: "Io sono del ‘59, ho vissuto la Trieste degli anni ‘70 e ‘80 e la preferivo. Oggi il turismo porta ricchezza, ma è anche caotico e fastidioso per chi ha sempre vissuto la città in modo diverso".
Di parere opposto Rebek, che ha sottolineato una curiosa contraddizione: "Il triestino su Facebook si lamenta di tutto, ma poi su Instagram posta storie entusiaste degli eventi. Forse è solo questione di abitudine".
Soluzioni concrete: come rendere il turismo un valore aggiunto
Se la crescita del turismo è inevitabile, come fare in modo che Trieste lo gestisca al meglio? Qui la discussione si è fatta più concreta, con proposte specifiche:
🔹 Parcheggi fuori città e segnaletica smart: secondo Rebek, servirebbe un sistema come quello di Isola (Slovenia), con tabelloni elettronici che segnalano i parcheggi disponibili in tempo reale.
🔹 Organizzazione turistica più efficiente: "In città come Budapest appena arrivi ti offrono subito la Budapest Card, con informazioni, sconti e suggerimenti. A Trieste nulla di tutto questo", ha commentato Rebek.
🔹 Migliore gestione dell’offerta turistica: per Governa, serve un piano chiaro per evitare che Trieste si trasformi in una città soffocata dal turismo, invece di valorizzarne i benefici.
La discussione si è chiusa con un messaggio chiaro: il turismo non va subito, ma gestito. E Trieste deve svegliarsi, prima che sia troppo tardi.
DI SEGUITO IL VIDEO
RIPRODUZIONE RISERVATA