Rifondazione Comunista Trieste: “Venti di guerra nel cuore d’Europa, ora serve la pace”

Rifondazione Comunista Trieste: “Venti di guerra nel cuore d’Europa, ora serve la pace”

Il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Trieste interviene con forza sull’attuale scenario internazionale, denunciando la drammatica situazione della guerra in Ucraina e i rischi di una nuova escalation in Europa orientale.

Da più di tre anni la guerra in Ucraina, portata dal militarismo russo dell’autocrate Putin, distrugge vite e strutture civili in modo sistematico” – scrive la Federazione triestina.

Il rischio di un’escalation internazionale
Il partito richiama l’attenzione sul recente episodio legato al lancio di droni russi dalla Bielorussia in territorio polacco, definito un “incidente” di frontiera che potrebbe aprire scenari di coinvolgimento diretto della NATO.

Sin dall’inizio l’Alleanza atlantica non è certo innocente, con la sua aggressività e il suo militarismo” – si legge nella nota.

Diplomazia e popoli protagonisti
Rifondazione Comunista di Trieste ribadisce la necessità di trattative di pace immediate, da imporre tramite il rilancio di entità sovranazionali come l’ONU.

I popoli devono sollevarsi contro i propri governi, complici del conflitto, costringendoli alla diplomazia. O adesso o mai più” – sottolinea il comunicato.

Una denuncia a 360 gradi
Il partito triestino si schiera contro la “ferocia del militarismo russo”, ma anche contro il “pericoloso riarmo dell’Unione Europea” e la presenza di basi NATO con armamenti nucleari sul territorio italiano, con particolare riferimento al Friuli Venezia Giulia.

La conclusione dell’appello
La Federazione triestina chiude con un messaggio netto: “Ci esprimiamo a favore dell’autodeterminazione dei popoli, ovunque. Si dia voce ai popoli, tacciano le armi”.