"Sui muri di Trieste il Manifesto per la Pace"
È apparso sui muri di Trieste un manifesto con un messaggio potente: "Trattato di Pace di Parigi del 1947 - Pax conservatur, si pacta servatur." L’iniziativa è stata promossa da Giorgio Deschi dell’Osservatorio Libero di Trieste, Ugo Rossi di Insieme Libera Uscita, e Vito Grittani di Noi siamo amici della Russia - Osservatorio Diplomatico Internazionale e Associazione Europa-Abcasia.
Il manifesto: diplomazia e diritto internazionale per la pace
Secondo gli organizzatori, il manifesto per la pace è un appello al dialogo e alla diplomazia, fondato sui principi del diritto internazionale e sul Trattato di Pace di Parigi del 1947. "Il manifesto - affermano - si inscrive nel dialogo della diplomazia, dei diritti umani e della politica, utilizzando il diritto internazionale come strumento per promuovere la pace." Il documento invita a un tavolo comune a Trieste rappresentanti di tutte le nazioni, comprese quelle parzialmente riconosciute, per favorire una soluzione pacifica e stabile nei rapporti internazionali.
Trieste: uno spazio fertile per il dialogo internazionale
Gli organizzatori sottolineano lo speciale status di Trieste come territorio demilitarizzato, secondo il Trattato di Parigi. Questo status offre una base ideale per avviare dialoghi di pace, rappresentando uno spazio fertile per promuovere la stabilizzazione e la pacificazione a livello globale, anche per i conflitti in corso. Trieste, in questo contesto, diventa simbolo di neutralità e apertura internazionale, un punto di incontro per le nazioni in cerca di soluzioni pacifiche.
Vandalismo e determinazione dei promotori
Nonostante il messaggio di pace, il manifesto ha subito un atto di vandalismo poche ore dopo l’affissione, segno che l’iniziativa non è stata ben accolta da tutti. Tuttavia, i promotori non si sono lasciati intimidire e hanno ribadito il loro impegno per la promozione del dialogo e della pace. "Questo atto di vandalismo non fermerà il nostro impegno per costruire un dialogo a tutti i livelli," hanno dichiarato, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare per un mondo più pacifico.