"Ex Gasometro di Broletto, un tesoro di archeologia industriale da valorizzare per il pubblico"
"L’Ex Gasometro di Broletto oggi giace inutilizzato e si presenta come un involucro vuoto, degradato sia all'interno che all'esterno e con una copertura in eternit da smaltire. Il suo recupero ed il riutilizzo corrisponde ad esigenze generali di riqualificazione sostenibile del territorio comunale ed il Comune di Trieste deve farsi promotore del recupero di questo patrimonio all’uso della comunità".
Lo chiede la consigliera comunale di Trieste Valentina Repini (Pd) che ha depositato una mozione, sottoscritta anche dal consigliere PD Giovanni Barbo, sulla realizzazione di uno studio di fattibilità al fine di avviare il percorso di destinazione all’uso pubblico, sportivo o culturale, dell’Ex Gasometro di Broletto rendendolo accessibile da Via Bartolomeo d'Alviano.
Repini sottolinea "sono state fatte ipotesi mai concretizzate sul suo recupero, ma in tempi più recenti tre studenti dell'Università di Trieste hanno proposto una nuova visione per l'intera area, cimentandosi nella sua riqualificazione, l’Ordine degli architetti di Trieste ha lanciato un concorso di idee per il recupero di sette aree abbandonate della città che interessa anche il gasometro di Broletto, progetti che meriterebbero di essere valutati nelle sedi istituzionali pertinenti."
"Inoltre lo strumento urbanistico vigente individua l’area dell’Ex Gasometro come zona servizi del PRGC e nello specifico come "centro culturale" e rappresenta una delle tante tracce lasciate dal periodo austroungarico sul paesaggio urbano triestino oltre ad essere un unicum nel panorama italiano. Proprio come alcuni gasometri già riqualificati con successo, ad esempio a Vienna e Berlino, anche il Gasometro di Trieste merita una riconversione all’ uso pubblico", conclude Repini.