"Controllo del vicinato", Punto Franco attacca Fdi: "Città è insicura, responsabilità della destra"

"Controllo del vicinato", Punto Franco attacca Fdi: "Città è insicura, responsabilità della destra"

Nella giornata del 15 marzo 2025, Fratelli d'Italia ha presentato in IV Circoscrizione la mozione per l’istituzione del Controllo del Vicinato, un'iniziativa che punta a coinvolgere direttamente i cittadini nella sorveglianza del territorio, attraverso segnalazioni di situazioni sospette alle forze dell'ordine.

Secondo i promotori della mozione, la sicurezza è una priorità per Trieste e il coinvolgimento attivo della cittadinanza può rappresentare uno strumento efficace per contrastare microcriminalità e degrado.

La replica di Martina Machnich (Punto Franco): "Un facile scaricabarile"

La proposta non ha però trovato l’appoggio di Punto Franco, la lista civica che fa capo a Russo, che in IV Circoscrizione ha scelto di astenersi. La capogruppo Martina Machnich ha criticato apertamente l’iniziativa, definendola uno scaricabarile da parte di chi governa la città:

📢 "La sicurezza affrontata per mozioni e demandata ai cittadini è un facile scaricabarile da parte di chi amministra la città. Anni di governo di destra, ad ogni livello amministrativo, hanno consegnato una città che è sotto gli occhi di tutti: insicura ed irriconoscibile."

Secondo Machnich, la questione sicurezza deve essere trattata in modo più strutturato, con proposte serie e condivise, piuttosto che affidata a segnalazioni spontanee dei cittadini.

Una questione che divide la politica locale

Il tema della sicurezza continua a essere uno dei nodi più dibattuti nel panorama politico triestino. Punto Franco ribadisce la necessità di un approccio istituzionale e concertato, che veda coinvolto l'intero Consiglio Circoscrizionale, senza iniziative unilaterali o affidate alla sola iniziativa dei residenti:

📢 "Punto Franco continuerà ad approcciarsi alla questione con proposte serie, studiate e mediate, dialogando per fare fronte comune su un tema trasversale che dovrebbe coinvolgere tutto il Consiglio Circoscrizionale."

Divergenze nette, quindi, tra chi vede nel Controllo del Vicinato un'opportunità per potenziare la sicurezza con il supporto dei cittadini e chi invece lo considera un alibi per evitare un intervento più strutturato da parte delle istituzioni.

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