"46 milioni sfumati" il Comitato No Ovovia lancia un appello al Comune e organizza venerdì il corteo (VIDEO)

"46 milioni sfumati" il Comitato No Ovovia lancia un appello al Comune e organizza venerdì il corteo (VIDEO)

Questa mattina, il Comitato No Ovovia ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le motivazioni che porteranno al grande corteo organizzato per venerdì 25 ottobre 2024, con partenza alle ore 17:30 da Piazza Oberdan e conclusione intorno alle 19:00 in Piazza Unità, di fronte al municipio. La protesta è stata indetta per denunciare la gestione del progetto ovovia e le pesanti ricadute economiche che ne derivano.

Secondo quanto riportato dal comitato, i 46 milioni di euro di contributi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono ormai definitivamente persi. "Il Comune non potrà utilizzare quei fondi", ha dichiarato un portavoce, aggiungendo che questa perdita avrebbe potuto essere evitata se il progetto fosse stato rivisto in tempo. Il comitato ha anche espresso rammarico per l’assenza di dichiarazioni ufficiali da parte dell’amministrazione comunale in merito a questa situazione.

Costi aggiuntivi e sprechi

Oltre alla perdita del contributo PNRR, il Comitato ha messo in evidenza ulteriori costi sostenuti dal Comune. Sono già stati spesi 2 milioni di euro in consulenze, tra cui quelle dell’architetto Fuksas, e la città si trova ora di fronte a un ulteriore esborso di 1,5 milioni di euro dovuto alla ditta Leitner, incaricata della progettazione definitiva dell’ovovia. Questo importo sarà da versare indipendentemente dalla realizzazione o meno dell’opera.

Il Comitato ha sottolineato come queste spese graveranno inevitabilmente sulle casse comunali, il che potrebbe tradursi in un aumento delle tasse o in tagli ai servizi pubblici.

Criticità della procedura e possibili alternative

Un altro aspetto evidenziato riguarda la complessità della procedura: la variante del progetto non è ancora stata approvata, e l'intera operazione è attualmente in esame presso la Commissione Europea. Il Comitato ha ribadito la necessità che il Comune riveda la sua posizione, ammettendo eventuali errori e aprendo un dialogo per valutare altre soluzioni.

Tra le proposte avanzate, il Comitato ha ricordato l’idea contenuta nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), che prevede la creazione di un grande asse di trasporto che colleghi Barcola a Muggia, un progetto che potrebbe assorbire gli investimenti e garantire una mobilità sostenibile per la città.

Il corteo del 25 ottobre

Il corteo del 25 ottobre sarà l’occasione per manifestare contro la gestione del progetto e per richiedere una soluzione alternativa. "Chiediamo che il Comune ci ripensi", ha concluso il Comitato, auspicando un confronto costruttivo sulle scelte future

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