Quarta circoscrizione unita, raccolte 1726 firme per salvare l'ufficio postale di via Combi (VIDEO)
Monica Canciani, consigliera comunale della Lega e promotrice della raccolta firme, si è espressa con fermezza sulla questione della chiusura dell'ufficio postale di via Combi. Ha voluto mettere in evidenza quanto sia fondamentale mantenere questo servizio, non solo per le necessità quotidiane dei cittadini, ma anche per il ruolo che l'ufficio postale riveste nella vita economica e sociale della zona.
Un servizio essenziale per la comunità
L'ufficio postale di via Combi è un punto di riferimento per molte persone, offrendo servizi indispensabili come pagamenti, spedizioni e supporto per pratiche burocratiche. Per molti residenti, soprattutto anziani, questo rappresenta un punto di contatto vitale con le istituzioni e con gli altri cittadini.
L’impatto economico sulla rete commerciale
Secondo Canciani, la chiusura dell'ufficio postale avrebbe conseguenze devastanti per il tessuto commerciale del quartiere. L'ufficio è circondato da un'ampia rete di esercizi commerciali che beneficiano del flusso costante di persone. La sua chiusura comporterebbe una diminuzione di questo traffico, danneggiando l'economia locale.
La raccolta firme e il sostegno del sindaco
Per contrastare la chiusura, Canciani ha organizzato una raccolta firme che ha già raccolto molte adesioni. Il sindaco di Trieste ha deciso di unirsi alla causa, inviando una lettera ufficiale alla presidenza delle Poste Italiane. Nella missiva, il primo cittadino ha chiesto la riapertura dell’ufficio postale o, in alternativa, la creazione di una nuova sede nella stessa zona.
La speranza di una riapertura
Canciani ha espresso fiducia nella riuscita della sua iniziativa, sottolineando l'importanza del coinvolgimento della cittadinanza. "Speriamo – ha dichiarato – che la voce dei cittadini venga ascoltata e che questo servizio essenziale possa essere ripristinato al più presto, per il bene di tutta la comunità."
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