Porto Vecchio, Governa (Azione): "Sgombero necessario, ma servono soluzioni politiche"
Lo sgombero del Porto Vecchio di Trieste, avvenuto nelle ultime ore, continua a far discutere. Tra i commenti si inserisce quello di Arturo Governa, segretario provinciale di Azione Trieste, che sottolinea come questa operazione, pur necessaria, non rappresenti una soluzione definitiva al problema.
Un problema ciclico
"È il secondo sgombero in pochi mesi," ha dichiarato Governa, "prima il Silos, ora il Porto Vecchio. È evidente che ci troviamo di fronte a un problema di ordine pubblico e igienico-sanitario che si ripresenta periodicamente, con dimensioni e numeri sempre più grandi."
Secondo Governa, non è sufficiente affidare queste situazioni alle forze dell’ordine e alle organizzazioni di volontariato. La gestione del fenomeno migratorio a Trieste richiede un approccio politico strutturale e interventi che vadano oltre la semplice rimozione temporanea delle persone dalle aree occupate.
Le proposte di Azione
Per affrontare la questione in modo più efficace, Governa ha delineato una serie di azioni politiche che dovrebbero essere intraprese:
- Individuazione di spazi comunali per la prima accoglienza: Strutture dedicate per ospitare temporaneamente i migranti in condizioni dignitose.
- Iniziative per favorire il transito dei migranti: Facilitare il passaggio verso altre destinazioni per chi non intende fermarsi a Trieste.
- Integrazione per chi vuole rimanere: Sviluppare progetti di inserimento sociale ed economico per i migranti che decidono di stabilirsi in città, compatibilmente con la capacità di accoglienza del sistema locale.
Una responsabilità politica
"Questi problemi non possono essere lasciati solo alle forze dell’ordine o alle associazioni," ha aggiunto Governa. "La politica cittadina deve assumersi la responsabilità di affrontare il fenomeno con una visione strategica."
Lo sgombero del Porto Vecchio, pur necessario per rispondere alle condizioni di degrado e alle preoccupazioni igienico-sanitarie, è solo una misura temporanea, e senza interventi più ampi rischia di lasciare irrisolto un problema che continuerà a ripresentarsi.
Governa ha concluso sottolineando come Trieste, da sempre un crocevia di culture e un punto strategico lungo le rotte migratorie, debba trovare un equilibrio tra accoglienza, integrazione e sostenibilità sociale. "Solo con un approccio strutturato potremo evitare che queste emergenze diventino la norma."