Opposizioni unite contro la delibera sul bilancio: 'Democrazia calpestata' (VIDEO)

Opposizioni unite contro la delibera sul bilancio: 'Democrazia calpestata' (VIDEO)

Nella conferenza stampa congiunta dei capigruppo in Consiglio Comunale di Partito Democratico, Lista Russo Punto Franco, Adesso Trieste e Movimento 5 Stelle, è stato denunciato quello che le opposizioni definiscono un "escamotage" della maggioranza di centrodestra per ridurre i tempi di discussione sul bilancio comunale 2025. La decisione è stata formalizzata con una delibera approvata nell'ultimo Consiglio Comunale.

Giorgio Sclip, capogruppo di Punto Franco, ha dichiarato a Trieste Cafe:

"Siamo qui oggi per segnalare un comportamento che non riteniamo assolutamente corretto. La maggioranza ha utilizzato un escamotage per ridurre i tempi di discussione della prossima riunione in cui si approverà il bilancio 2025."

Dialogo negato e politica "malata"

Sclip ha sottolineato l'importanza di un confronto costruttivo, evidenziando come la delibera rappresenti un esempio di "politica malata":

"Crediamo che ci siano due modi di fare politica: una politica sana, che dialoga e accoglie proposte anche dalle opposizioni, e una politica malata, che chiude le porte al dialogo e riduce gli spazi di democrazia."

Secondo Sclip, questo approccio non solo limita il confronto attuale, ma avrà ripercussioni anche in futuro:

"La cosa grave è che questo provvedimento rimane nel tempo. Quando i ruoli si invertiranno, gli spazi per dialogare saranno comunque preclusi. È una sconfitta per tutti."

Le opposizioni compatte contro la decisione

La conferenza stampa ha visto un fronte unito delle opposizioni, che hanno accusato la maggioranza di sgretolare i principi democratici su cui si basa il Consiglio Comunale. La riduzione dei tempi di dibattito sul bilancio, un tema di cruciale importanza per la città, è stata descritta come un "muro contro muro" che non giova né alla maggioranza né all'opposizione.

Le opposizioni promettono di continuare a vigilare e a farsi portavoce dei cittadini per garantire che il dialogo non venga completamente soffocato.

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