MareFVG a Bruxelles: il progetto CHAlleNGE 4S apre la strada alle competenze del futuro nella cantieristica navale
Si è tenuto ieri, martedì 3 dicembre 2024, presso la Camera di Commercio Italo-Belga di Bruxelles - trasmesso anche in streaming - l’evento “Competenze future nella costruzione navale: presentazione del catalogo formativo e delle strategie di implementazione del progetto CHAlleNGE 4S” (Future Skills in Shipbuilding: Presentation of the Training Catalogue and Implementation Strategies of the CHAlleNGE 4S Project).
All’incontro, organizzato da mareFVG per presentare agli stakeholder nazionali e internazionali del settore marittimo e della formazione i risultati raggiunti dal progetto europeo CHAlleNGE 4S “Challenge transition for a shipbuilding sector smart skills change”, coordinato dal Cluster Regionale delle tecnologie marittime mareFVG e finanziato dall'Unione Europea attraverso il Programma Erasmus+, sono intervenuti Sandra Castaner, Direzione generale degli Affari marittimi e della pesca della Commissione Europea, Wendy Lenarduzzi e Carlo Kraslovic, mareFVG, Elisa Marzinotto, Direttore del Servizio formazione, Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia Regione Friuli Venezia Giulia, Maria Boile, Waterborne Platform e Monia El Fazik, Pact4Skills LSP Shipbuilding and Maritime Technology.
“Un progetto particolarmente importante – sottolinea Lucio Sabbadini, Amministratore delegato di mareFVG – perché apre il capitolo delle competenze in vista della transizione ecologica, digitale, ed energetica dell'industria marittima con lo scopo complessivo di far convergere il sistema della formazione su obiettivi di medio lungo periodo, dagli attuali obiettivi di breve periodo. CHAlleNGE 4S instaura un cambiamento sistematico e sostanziale del sistema della formazione, per riuscire a prevenire e non ad inseguire le necessità formative delle imprese. Un modo per accelerare una transizione che per l'industria italiana è una sfida doppia perché è anche una sfida a convincere il sistema politico della necessità di investire congiuntamente in innovazione e formazione, anche con progetti di ricerca e formazione contestuale e non considerarle due attività disunite e distinte, realizzate da soggetti e in tempi diversi. È in corso un cambiamento epocale dal punto di vista delle sfide da affrontare: sia per il sistema industriale europeo, nei confronti di quello internazionale, sia per il sistema politico-amministrativo che deve cambiare modo di pensare, focalizzandosi su settori strategici evitando l’attuale dispersione di risorse a pioggia.”
Il cluster mareFVG, su invito di Sea Europe (Shipyards’ and Maritime Equipment Association of Europe), ha coordinato negli ultimi due anni il partenariato del progetto CHAlleNGE 4S, il primo che ha implementato il Patto Europeo per le Competenze nella Cantieristica Navale e nelle Tecnologie Marittime, coinvolgendo 8 partner da Italia, Spagna, Portogallo e Finlandia – per ciascun paese un rappresentante dell’industria e uno della formazione - affiancati da 3 partner associati internazionali di alto livello di rappresentanza nel settore, interessando uno scenario diversificato di soggetti che contribuiscono alle fasi del ciclo di vita: dalla progettazione, alla costruzione e al conseguente esercizio e manutenzione. Attraverso un'alleanza tra grandi e piccole imprese e fornitori di istruzione e formazione professionale, l'obiettivo è stato ampliare le opportunità di migliorare il livello delle competenze (upskilling) e riqualificare (reskilling) le persone in età lavorativa, nell’ottica di conseguire una competitività sostenibile, equità sociale e approccio collettivo per affrontare le sfide e rimediare alle carenze di competenze nel settore marittimo e della cantieristica dando una risposta, in termini di competenze e riqualificazione della forza lavoro con l'obiettivo di affrontare le sfide associate alla triplice transizione – digitale, ambientale e sociale – a cui le aziende del settore fanno fronte.
Tra i principali risultati del progetto illustrati nel corso dell’incontro odierno vi è l’innovativo Catalogo europeo C4S, un catalogo di moduli formativi per promuovere le opportunità di aggiornamento e riqualificazione per le persone in età lavorativa nel settore marittimo e della cantieristica, utilizzando l'istruzione e la formazione professionale come strumento innovativo per la ripresa e la giusta transizione verso l'economia digitale e verde. La crescente domanda di reskilling e upskilling in tutta Europa richiede soluzioni formative innovative, flessibili e accessibili.
Il catalogo presenta 12 prototipi di corsi (6 di riqualificazione e 6 di aggiornamento professionale) della durata di almeno 8 ore ciascuno, in linea con la ricerca ed analisi sul gap di competenze nel settore realizzate nella prima fase del progetto.
Il cluster mareFVG, grazie al contributo delle aziende del territorio, ha proposto e contribuito a progettare tre dei corsi inseriti nel catalogo (Corso sulle normative navali IMO applicabili a sistemi, componenti e procedure di allestimento di arredamenti di interno; Corso per il personale addetto al coordinamento e controllo delle attività di produzione della nave, sui sistemi digitali per il controllo e coordinamento delle attività, focalizzato sulla gestione e analisi dei dati raccolti; Corso sull’impiego di materiali a base biologica per la costruzione e il refitting nautico, rivolto agli artigiani della nautica).
Alcuni dei prototipi formativi inseriti nel Catalogo C4S sono stati testati a livello locale nei quattro Paesi rappresentati dal partenariato del progetto CHAlleNGE 4S, coprendo tutte le aree tematiche: Green, Digital, Tecnico e Trasversale e coinvolgendo complessivamente oltre 120 utenti.
Per l’Italia, mareFVG ha realizzato, in collaborazione con ENAIP FVG e il Lloyds Register, il corso Regolamenti IMO e Ambientali per l’Allestimento Navale Interno, che si è tenuto nella sede del cluster a settembre di quest’anno.
L’industria marittima europea si trova a dover affrontare una sempre maggiore carenza di personale e competenze, con un trend demografico nella nostra regione che rende ancora più pressante la necessità di far fronte a questa sfida. In questo contesto nasce il Patto per le competenze, un’iniziativa faro dell'Agenda europea per le competenze. Se, da una parte, le imprese hanno bisogno di lavoratori con le competenze necessarie per affrontare la doppia transizione ecologica e digitale, dall’altro le persone devono poter accedere a istruzione e formazione adeguate. L'Agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza è il piano quinquennale lanciato dall’UE il 1° luglio 2020 per aiutare individui e imprese a sviluppare migliori e maggiori competenze e metterle in pratica, mettendo le persone in condizione di intraprendere un apprendimento permanente e utilizzando il bilancio dell'UE come catalizzatore per sbloccare investimenti pubblici e privati sulle competenze.
I membri del Patto sono organizzati in 20 partenariati estesi (large scale partnership - LSP), afferenti a 14 ecosistemi industriali chiave, a sostegno delle transizioni verde e digitale nonché delle strategie di crescita a livello locale e regionale. Il cluster mareFVG aderisce a due di questi partenariati, quello per la Cantieristica navale e tecnologie marittime (Shipbuilding and Maritime Technology LSP) e quello per le Energie rinnovabili marine (Offshore Renewable Energy LSP). Questi si esprimono a loro volta in una serie di progetti di cooperazione a livello europeo, in cui l’Italia e il sistema territoriale del Friuli Venezia Giulia giocano un ruolo di primo piano. Tra questi citiamo i progetti CHAlleNGE 4S - Challenge transition for a shipbuilding sector smart skills change e LeaderSHIP - The Learning European Alliance for Digital, Environmental and Resilient Shipbuilding, entrambi espressione del partenariato esteso per la Cantieristica navale e le tecnologie marittime, e il progetto FLORES - Forward Looking at the Offshore Renewables, espressione del partenariato esteso (LSP) per promuovere le energie rinnovabili offshore. L’obiettivo comune di questi progetti è quello di approfondire le necessità di competenze e di profili professionali del settore, di favorire l’aggiornamento dei percorsi formativi vocazionali e di promuovere i mestieri del mare presso le nuove generazioni, con particolare attenzione ad un riequilibrio di genere.
A chiusura dell'incontro è emerso il grande apprezzamento per il lavoro svolto e per i risultati presentati da parte degli stakeholder tra cui Waterborne, piattaforma tecnologica europea che promuove il dialogo tra i diversi attori del settore del trasporto marittimo e delle attività di ricerca e sviluppo correlate, pronta a creare sinergie più strette tra la ricerca e lo sviluppo di soluzioni per affrontare le sfide, la formazione e le competenze necessarie.
La presentazione ha inoltre dato modo di mettere in luce quali saranno i prossimi step del Pact for Skills and Shipbuilding Maritime. Sulla base delle analisi effettuate nell'ambito dei recenti progetti, si è infatti sottolineato come emergano due priorità urgenti, sulle quali concentrarsi nel brevissimo termine
- rendere il settore più attrattivo per i giovani che attualmente sembrano preferire altri settori competitivi quali ad esempio l'automotive
- dare una visione europea maggiormente unificata alle offerte formative disponibili con la realizzazione di una piattaforma unica e cercando di standardizzare le certificazione delle competenze acquisite per un riconoscimento unico a livello europeo.