No-mask, Forza Nuova e Gilet arancioni si uniscono in un nuovo partito: nasce Italia Libera
Forza Nuova non esiste più. La destra estrema italiana cambia nome e compagine, aggregandosi con Gilet arancioni e negazionisti del movimento no-mask. L’annuncio, dato su la Repubblica a tarda sera, spiega come le tre entità entrino “a far parte di un'unica grande squadra insieme ai gilet arancioni e all'universo no-mask - spiega Fiore, leader di Fn - Forza nuova è il movimento della rivoluzione. Oggi lascia spazio alla più grande e variegata Italia Libera perché capisce che da sola non può vincere l'ostacolo della dittatura sanitaria: è necessario allearsi con tutte forze per la difesa delle libertà concrete. Il nostro programma prosegue, ma ragioni di pragmatismo ci vogliono alla testa di un movimento più grande capace di raggiungere gli obiettivi prefissati”. I membri del nuovo gruppo estremista hanno addirittura costituito un governo di liberazione nazionale dalla dittatura sanitaria: l'avvocato Carlo Taormina "ministro della Giustizia", il professor Pierfrancesco Belli alla Sanità, Nino Galloni all'Economia, lo stesso Fiore agli Esteri, il blogger Gianluca Sciorilli all'Interno, l'ex ammiraglio Salvatore Cabras alla Difesa. "Il governo rivoluzionario di Italia Libera si è costituito ed è pronto a prendere il posto di quello in carica, che opprime gli italiani tra dittatura sanitaria e una magistratura quanto più lontana dall'essere popolare" ha spiegato l’avvocato Taormina. Critiche invece da ANPI, che trova “divertentissimo che a denunciare la dittatura sanitaria siano persone che inneggiano al ventennio fascista. Inizino a denunciare la vera dittatura che c'e stata nel nostro Paese, quella dal '22 al '44. In questo presunto nuovo movimento che è Italia Libera ci sono nomi che non rappresentano il nostro Paese”. Gad Lerner, giornalista, ha fatto notare come Italia Libera sia “il grottesco travestimento di una forza per fortuna esigua ma con una chiarissima matrice nazi-fascista che, procedendo di fallimento in fallimento e non riscuotendo consenso elettorale, cerca di cavalcare nuove istanze provocate dalla sofferenza della pandemia”.