Anna Cisint minacciata di morte: «Le taglio la gola», un episodio che scuote l’Italia intera
Un grave episodio di intimidazione si è verificato a Monfalcone, davanti al Municipio, dove l’onorevole Anna Cisint è stata minacciata di morte da un cittadino musulmano radicalizzato residente in città.
Secondo quanto denunciato dalla stessa parlamentare, l’uomo, rivolgendosi a lei in pubblica piazza, avrebbe pronunciato la frase «le taglio la gola», accompagnandola con un gesto inequivocabile. Un atto definito «gravissimo e inaccettabile» che ha immediatamente portato Cisint a sporgere denuncia alle forze dell’ordine.
Le parole dell’onorevole
«La mia unica colpa – ha spiegato Cisint – è stata quella di aver chiuso tre moschee irregolari e di aver imposto il divieto d’ingresso nei locali comunali a chi si presenta con il volto integralmente coperto. La mia è una battaglia di legalità e di giustizia per il futuro del nostro popolo: una lotta contro la radicalizzazione e il tentativo di cancellare le nostre libertà».
Cisint ha sottolineato come questo episodio non faccia altro che rafforzare la sua determinazione: «Il fondamentalismo islamico è già qui e pretende di prendersi casa nostra. Io non arretrerò di un passo».
Il sostegno della comunità
L’onorevole ha poi voluto ringraziare i cittadini intervenuti in sua difesa e quanti quotidianamente le esprimono vicinanza: «È anche grazie a loro – ha aggiunto – che continuerò a combattere con ancora più forza».
La vicenda ha inevitabilmente acceso il dibattito sul tema della sicurezza e della gestione dei luoghi di culto irregolari, oltre che sul delicato equilibrio tra libertà individuali, convivenza civile e necessità di contrastare fenomeni di radicalizzazione.